Comune di Roma, la Regione sistema i conti ad Atac

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Il vicesindaco Marco Causi si è presentato in audizione alla Commissione Bilancio per parlare di Giubileo: tempi, modi e soldi, ma dal sen gli è sfuggita una dichiarazione su Atac che non deve proprio ave tranquillizzato i consiglieri capitolini e men che mai i cittadini romani. Infatti ha confermato una notizia che Cinque pubblica da mesi. «Ancora fino a metà agosto nessuna offerta era stata presentata alla gara per i 700 autobus» ma soprattutto, ha aggiunto «in realtà ancora oggi nessuna offerta è arrivata, però la gara si chiude il 10 o l’11 e noi speriamo che nella nuova condizione, con il contratto di servizio firmato, ci siano aziende, anche grandi europee e nazionali, che a questo punto, sappiamo, stanno lavorando per presentare l’offerta».

Chi vive sperando… non vogliamo certo gufare, ma quello che Causi non dice è che per partecipare alla gara le banche devono essere disponibili al finanziamento e sino ad oggi nessun istituto di credito si è reso disponibile a finanziare l’operazione. Infatti, ammette il vicesindaco «dato che si è scelto che questi nuovi autobus li compriamo in leasing, una ditta costruttrice di autobus per partecipare ad una gara di leasing ha bisogno di una fideiussione bancaria”. Diventa così difficile credere che la diffidenza della banche non derivi dalla situazione fallimentare di Atac, ma dalla mancata firma del contratto di servizio al quale “mancava la parte finanziaria della Regione”.

Insomma le castagne dal fuoco di Atac le caverà la Regione la quale “ha fatto sapere in via informale, in un incontro fatto con l’assessore Esposito i primi giorni di agosto, e in via ufficiale con una lettera il giorno successivo, che ha lo spazio finanziario per implementare le risorse del contratto tpl di Roma di 40 milioni 2016 e 60 milioni nel 2017”. Anzi l’attuale amministrazione regionale, a differenza di quella precedente dalla quale Roma ha ereditato zero alla voce Tpl, prima ha dato 100 milioni poi 180, adesso 220 e poi 240″ un nuovo quadro finanziario che ha permesso al Campidoglio di chiudere la parte finanziaria del nuovo contratto triennale di servizio di Atac.

Tuttavia uno spettro si aggira nei palazzi e Causi aggiunge “non vi nascondo che dobbiamo stare molto attenti che questo avvenga effettivamente. Perché parliamo di soldi che la Regione ha messo sul 2016-2017, quindi sono sempre potenzialmente revocabili”. Alla faccia della fiducia interistituzionale!   Certamente, aggiunge il vicesindaco i contributi non potranno essere riportati a zero come con la Polverini a “ma noi adesso stiamo aspettando la legge di stabilità (del Governo) e metti che all’interno ci sono ulteriori tagli…” Già, e se invece i tagli preconizzati fossero di 700 milioni come qualcuno ha calcolato per il Lazio? Allora, dice Causi “dobbiamo esercitare ogni pressione possibile come Comune, affinché…questa decisione della Regione non venga rimangiata”. Ma nemmeno le banche (che sceme non sono) potrebbero avere lo stesso dubbio, e allora? Niente paura. Per il Giubileo c’è sempre l’ideona del senatore, assessore ed ex ultrà della Juve Stefano Esposito che contempla l’affitto di 100 autobus dalle municipalizzate di altre città italiane. Una babele di brands, sigle e colori in omaggio alla globalità del sacro evento.

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