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All’epoca raccolti 13mila euro di cui non si sono avute più notizie. Lucarelli: “L’empatia disinformata è peggio della grandine”
“Sta grandinando, i tulipani non ci sono più. È finita”. A piangere i danni del maltempo, che impietoso si è abbattuto sul suo campo, è stato Giuseppe Savino, un floricoltore di Foggia che ieri ha pubblicato un video che lo ritrae in lacrime sui social, generando subito la commozione del web. A giorni era previsto un evento per visitare il suo campo di tulipani e raccogliere i fiori, che è stato inevitabilmente annullato. In tanti hanno espresso la propria solidarietà e Savino ha ringraziato oggi con un lungo messaggio su Facebook, promettendo il rimborso per la visita al campo mancata e lanciando una raccolta fondi, che ha già raggiunto la cifra di 28mila euro. Una storia di solidarietà che commuove e fa sperare. Ma non tutti. A insinuare il dubbio sulla buonafede del floricoltore è stata Selvaggia Lucarelli.
SELVAGGIA LUCARELLI E IL FLORICOLTORE PUGLIESE: L’EMPATIA DISINFORMATA È PEGGIO DELLA GRANDINE
La giornalista oggi su Instagram ha pubblicato diverse storie in cui ripercorre la storia dell’azienda Cascina Savino. Non è infatti la prima volta che il floricoltore piange i tulipani distrutti dal maltempo, scrive Lucarelli. Era già successo nel 2021 quando, poco prima che la grandine distruggesse il suo campo, aveva avviato una raccolta fondi per gli ospedali Covid. “In pratica per donare i fiori invenduti raccoglieva soldi che avrebbero coperto le spese (quantificate così, a occhio)”, scrive Lucarelli. Furono raccolti 13mila euro, precisa la giornalista, di cui “sulla stampa non si trovano notizie”.
Quindi l’affondo: “Se per due anni su tre i tulipani vengono distrutti dal maltempo forse bisognerebbe valutare l’idea di una serra. Boh. O di un’assicurazione. E poi il buon Savino attinge da fondi ministeriali/regionali o fa tutto da solo? Questa è la sua unica attività? L’empatia disinformata è peggio della grandine”.
FONTE DIRE – www.dire.it