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Centinaia di lavoratori delle mense scolastiche del Comune di Roma hanno manifestato questa mattina in piazza Campidoglio, nella giornata di sciopero indetta dai sindacati CLAS, Ugl, Confsal, Confintesa, Cub. Lo sciopero, che ha visto una adesione alta dei circa 4500 lavoratori interessati, si è svolto nella massima regolarità e i rappresentanti sindacali sono stati ricevuti in Campidoglio dai responsabili dall’Assessorato e dal Dipartimento alla scuola del Comune di Roma. I rappresentanti comunali hanno prospettato gli impegni per fare fronte alle difficili condizioni denunciate dai sindacati.
Una situazione in cui si trovano ad operare migliaia di addetti del settore mense scolastiche, con criticità strutturali dei locali adibiti a mensa, carenza e inefficienza degli ambienti, delle attrezzature di lavoro necessarie per garantire il rispetto delle norme e delle procedure vigenti in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro. In particolare l’impegno del Comune di Roma è di intervenire, nel giro di due anni, per il miglioramento delle strutture che ospitano gli edifici scolastici, ma saranno previsti anche interventi sull’impiantistica, sull’utensileria e sui macchinari necessari per l’efficienza delle mense scolastiche.
“Siamo soddisfatti dell’esito della manifestazione e dello sciopero di oggi- dichiara il presidente nazionale del sindacato CLAS, Davide Favero- Il Comune di Roma ha assunto impegni importanti ma su cui andremo a vigilare costantemente. Terremo alta l’attenzione affinché possano davvero essere garantiti standard qualitativi di lavoro per migliaia di persone. Si tratta di un servizio importante per l’intera cittadinanza della capitale, per un importo totale appaltato di 147 milioni atti a fornire 160.000 pasti al giorno. I numeri sono davvero importanti ed è anche per questo che è necessario garantire il massimo del servizio per gli utenti, cioè i bambini e le relative famiglie, tramite adeguate condizioni di lavoro del personale addetto”.