LAZIO, SINDACI TUSCIA: NO A DEPOSITO NAZIONALE SCORIE

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LAZIO, SINDACI TUSCIA: NO A DEPOSITO NAZIONALE SCORIE

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“I sindaci della Tuscia si mobilitano contro l’ipotesi del Deposito Nazionale di scorie nucleari chiedendo un incontro urgente al Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin”. Sono 34 i primi cittadini, tutti interessati direttamente e inderettamente ai siti individuati della Sogin, che hanno inviato formalmente al Ministro Pichetto Fratin la richiesta di un incontro urgente, per esprimere la loro completa contrarietà all’ipotesi di localizzare il Deposito Nazionale di scorie nucleari sul territorio viterbese. L’iniziativa, partita dal Comune di Corchiano, ha ottenuto il completo sostegno di tutti i sindaci coinvolti territorialmente, oltre alla Provincia di Viterbo e alla Regione Lazio che avevano già espresso con atti formali il loro no alla sconsiderata ipotesi di Sogin, di istallare il Deposito Nazionale di scorie radioattive nella Tuscia. La lettera firmata dai Sindaci dei Comuni di Acquapendente, Bagnoregio, Bolsena, Canino, Capodimonte, Celleno, Cellere, Farnese, Gradoli, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera, Marta, Montalto di Castro, Montefiascone, Onano, Proceno, San Lorenzo Nuovo, Tarquinia, Tuscania, Valentano, Corchiano, Calcata, Canepina, Castel Sant’Elia, Civita Castellana, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Nepi, Orte, Vallerano, Vasanello e Vignanello, mette in evidenza “l’assurdità di istallare il Deposito Nazionale di rifuti radioattivi proprio in una terra, la Tuscia Viterbese, la terra degli Etruschi e dei Falisci, divenuta negli anni sinonimo di storia, di bellezza, di turismo, di natura incontaminata, di agricoltura biologica e di eccellenza nell’ecosostenibilità ambientale. Una identità faticosamente acquisita e che non vogliamo perdere per nessuna ragione”.

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