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Case popolari, Asl e crisi idrica. Saranno le tre priorità di intervento del neo presidente della Regione Lazio. Francesco Rocca ha illustrato le sue linee d’azione nel pomeriggio ai sindaci dei 5 comuni capoluogo e delle province e ai 5 prefetti incontrandoli (a porte chiuse) nella Sala Tevere del palazzo di via Cristoforo Colombo (che all’esterno ha le bandiere a mezz’asta come simbolo di lutto per la morte del senatore Bruno Astorre, già assessore nella giunta Marrazzo) L’ex presidente della Croce Rossa, che a tutti gli invitati ha regalato un cubo di vetro con impresso il logo della Regione, ha annunciato, secondo quanto risulta all’agenzia Dire, che farà dei blitz negli ospedali e chiesto ai prefetti di spostare il servizio delle forze dell’ordine nei pronto soccorso dal giorno alla sera/notte, fascia nella quale sono più frequenti gli episodi di violenze ai danni del personale sanitario. Il tema dell’ordine pubblico può connettersi anche a quello delle case popolari. Rocca ha raccontato, come già aveva fatto nella conferenza stampa di “insediamento”, della sua sorpresa nel vedere perdite d’acqua nelle cantine del famoso stabile dell’Ater, denominato “Chilometro” per la sua lunghezza, nel quartiere capitolino di Corviale. E a tale proposito ha ricordato come la cattiva gestione degli alloggi popolari possa generare problemi di sicurezza pubblica. Sempre sul fronte delle case popolari Rocca sembra intenzionato ad affrontare col governo la questione dell’Imu relativo a queste abitazioni, che ad avviso del governatore ha costi pressoché simili a quelli degli alloggi privati. Infine, il neo governatore si è detto molto preoccupato dell’emergenza idrica che interessa i territori delle 5 province della Regione e ha annunciato di avere richiesto sulla questione una relazione agli uffici.
“La cosa buona è che abbia convocato i sindaci dei capoluoghi, penso sia anche inedito. Noi che siamo il capoluogo più piccolo, è positivo avere un filo diretto con la presidenza- ha detto all’uscita il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi- È stato fatto un discorso soprattutto sulle priorità. Il sistema sanitario è una cosa che sta a cuore a chi vive fuori Roma, dove c’è una difficoltà maggiore per i territori come i nostri che sono aree interne e montane. Questa attenzione sulla sanità ci fa solo che ben sperare”. Invece “mobilità trasporti e infrastrutture sono le priorità che abbiamo indicato noi sindaci dei comuni più perifierici rispetto a Roma- ha aggiunto Sinibaldi- Quello che ci interessa è un collegamento sano e continuo con la Capitale, in quanto ci sono tanti cittadini che la frequentano quotidianamente anche per motivi di lavoro”. Insomma, per il primo cittadino del capoluogo sabino “è stata una riunione molto riassuntiva per stabilire un dialogo e un metodo. L’attenzione diretta del presidente su sindaci e prefetture di tutto il Lazio è un metodo assolutamente importante che da dignità a tutta la Regione. Per questo siamo contenti di questo incontro”.