Roma. I Casali di Borghetto San Carlo tornano alla città

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Roma. I Casali di Borghetto San Carlo tornano alla città

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Gli storici casali del Borghetto San Carlo, a La Giustiniana, tornano alla città. Al termine di un profondo intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria per un valore di 2,5 milioni di euro, il comprensorio all’interno del Parco di Veio, sorto tra il 1915 e il 1945, è pronto per accogliere i cittadini: nell’ambito della convenzione urbanistica del 2010 inerente la compensazione edificatoria dell’area, la società proponente ha ceduto all’amministrazione capitolina terreni agricoli pari a circa 23,85 ettari complessivi e con esse i casali, composti da 5 corpi di fabbrica per una superficie complessiva di circa 1700 mq. Il terreno e alcuni edifici sono poi stati assegnati nel 2015 attraverso il bando pubblico ‘Roma città da coltivare’ di Roma Capitale, a una cooperativa di giovani agricoltori, la Cooperativa Agricola Co.r.ag.gio, sostenuta da migliaia di romani, che ha in gestione la tenuta insieme al XV Municipio. A inaugurare i ‘nuovi’ casali del Borghetto – che saranno ufficialmente consegnati al Patrimonio capitolino questa primavera – è stato stamattina il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, accompagnato dal presidente del Municipio, Daniele Torquati, dagli assessori capitolini Maurizio Veloccia (Urbanistica) e Sabrina Alfonsi (Agricoltura) e dai ragazzi della Cooperativa che gestisce la tenuta. GUALTIERI: “RISULTATO STRAORDINARIO, ROMA CAMBIA PARADIGMA” – Questo, ha detto Gualtieri, “è un risultato straordinario, un luogo meraviglioso che viene restituito alla fruizione dei cittadini nel solco della nostra idea di una città più bella, verde, solidale e attenta ai territori, anche grazie al lavoro straordinario del presidente Torquati, che ha portato avanti questa battaglia con coraggio e determinazione”.

Per il sindaco è in atto a Roma “un cambio completo di paradigma, non consumiamo suolo ma lo rigeneriamo per una città più verde che mette la dimensione agricola e del cibo al centro del suo modello produttivo, sociale e culturale: la nostra idea comincia a prendere forma e vedrà un momento importantiasimo con il nuovo bando per le terre pubbliche”. Da oggi, ha concluso il primo cittadino, “questo luogo diventa uno dei tanti centri della nostra visione policentrica di città, anche grazie al protagonismo e alla partecipazione attiva dei cittadini”. TORQUATI: “SOLI PER ANNI, ORA DIMOSTRIAMO CHE COSE SI FANNO ANCHE A ROMA” – “In questi anni spesso ci siamo sentiti da soli. Qui quando sono entrato per la prima volta tanti anni fa non c’erano tetti, ma centinaia di pecore e cani. Un posto dimenticato, ma doveva tornare pubblico”, ha raccontato Torquati. Da quel momento “abbiamo lavorato quotidianamente per trovare soluzioni per questo luogo. Le questioni vanno affrontate, e dimostriamo oggi che anche a Roma le cose si possono e si devono fare, con coraggio e ostinazione. Qui passa la Francigena, ora ci sarà il Giubileo e noi siamo arrivati pronti”. VELOCCIA: “NON SOLO GRANDI OPERE, RICUCIAMO FERITE CITTÀ” – “Ringrazio il presidente Torquati che da tanti anni combatte per la riqualificazione di questo luogo, il Municipio ha lavorato tantissimo. Dico grazie alla Sovrintendenza capitolina, che è stata fondamentale per un recupero così importante e fedele alla storia di questo luogo, grazie alla Cooperativa Coraggio, grazie ai cittadini che hanno salvato questo spazio”, le parole di Veloccia.

Per l’assessore “è importante renderlo finalmente pubblico e fruibile a tutti, così come stiamo facendo in tanti luoghi importanti non solo simbolicamente ma che rappresentano vere e proprio ferite che si ricuciono. Ieri abbiamo presentato lo stadio, oggi siamo qui: stiamo cercando di unire le grandi opere alle tante incompiute abbandonate a Roma da anni. Da domani ci saranno 1.700 mq a disposizione di tutti con luoghi di aggregazione e 23 ettari di terra, di cui molti coltivati. È un passo in più verso una città moderna e sempre più sostenibile che viene riconsegnata all’uso pubblico”. ALFONSI: “ROMA TORNA A SUA VOCAZIONE AGRICOLA, PRESTO NUOVO BANDO TERRE PUBBLICHE” – Per Alfonsi “oggi è una giornata bellissima non solo per il recupero di uno spazio pubblico, ma per dimostrare che quest’amministrazione scommette sulla vocazione agricola della città, che si salva se entriamo in questa relazione costante città-campagna, tra terre pubbliche e filiere private, che riporti l’agricoltura tra i primi asset di questa città”. Ora, ha ricordato l’assessore, “sta per uscire il nuovo bando per le terre pubbliche che muove i passi dagli errori del passato, abbiamo scritto le linee guide a tante mani e sarà un bando perennemente aperto: a mano a mano che Patrimonio e Urbanistica ci passeranno i terreni che si svincolano, questi potranno essere immediatamente messi a bando per l’agricoltura. Il tutto insieme a una formazione dedicata per i giovani agricoltori”.

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