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Con una nota ricevuta questa mattina, firmata dai due amministratori straordinari di Ambiente Guidonia Srl Augusta Iannini e Tiziano Onesti, il Comune è stato informato dell’inizio della “fase di start-up” del Tmb dell’Inviolata. Stando alla comunicazione, questa prima fase consisterà nell’avviamento dell’impianto con i primi rifiuti provenienti dalla Città di Roma e nella messa a punto dei macchinari. L’attività di supervisione e consulenza per l’avviamento e la messa a regime, nonché per il successivo collaudo funzionale dell’impianto, sarà condotta dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata nella persona del Prof. Francesco Lombardi. Dai controlli effettuati, anche oggi sul territorio risulta effettivamente entrato un mezzo pesante carico di rifiuti dell’Ama all’interno dei cancelli dell’impianto. “Non smetterò di ribadire la contrarietà della Città a questa apertura- commenta il sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo- I motivi del dissenso sono tanti e da anni esplicati in modo puntuale dalle Associazioni impegnate a tutela del nostro ambiente, non ultima la presenza della discarica ancora non bonificata a pochi metri dall’impianto e con interferenze che non ci lasciano tranquilli. Le nostre ragioni però, evidentemente, al momento non fermano l’efficacia dell’Ordinanza straordinaria firmata dal Sindaco di Roma Gualtieri che tra pochi giorni sarebbe, peraltro, scaduta. I ricorsi al Tar presentati da questa Amministrazione e dalla precedente sono ancora pendenti ma, in attesa della sentenza dei giudici sul merito delle questioni sollevate, intendiamo controllare direttamente le attività che si svolgono in questo impianto anche nella fase di collaudo che presumibilmente durerà mesi. Convocherò- conclude Lombardo- nelle prossime ore un incontro con la Regione Lazio e con l’Arpa Lazio per chiedere spiegazioni sull’utilizzo dei pozzi deputati alla salvaguardia ambientale in vista della bonifica della discarica che risulta siano stati trasformati per esigenze industriali del nuovo impianto”.