Folla e commozione a Roma per l’ultimo saluto a Benedetto XVI

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Folla e commozione a Roma per l’ultimo saluto a Benedetto XVI

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Sono iniziati alle 9.30 i funerali di Benedetto XVI. Dopo diversi minuti dedicati alle preghiere, Papa Francesco è entrato in piazza San Pietro, uscendo dal portone principale della Basilica, al termine di un corteo di cardinali. La piazza è gremita. Il feretro di Benedetto XVI si trova al centro del sagrato. Alla sua destra si trova la postazione dei cardinali e dei vescovi. Alla sua sinistra il parterre degli ospiti e delle delegazioni istituzionali e internazionali. Davanti, all’interno della grande piazza chiusa dal colonnato di Bernini, decine di migliaia di fedeli.

La salma di Benedetto XVI è stata traslata alle 8.50 in punto dall’interno della Basilica di San Pietro al sagrato, dove alle 9.30 inizieranno i funerali di Joseph Ratzinger. Ad accogliere le spoglie del Papa emerito, scomparso il 31 dicembre scorso all’età di 95 anni, più di uno scroscio di applausi di una folla composta e silenziosa di decine di migliaia di persone. Ad accompagnare il feretro, il segretario particolare del Papa emerito, l’arcivescovo Georg Gaenswein. Padre Georg ha posato il Vangelo aperto sulla bara, si è inginocchiato e l’ha baciata. Su richiesta espressa di Ratzinger, il corpo è stato adagiato in una triplice bara – una delle quali in legno di cipresso – in cui saranno collocate la medaglia e le monete coniate durante il Pontificato, il pallio o i palli del vescovo e il rogito, ossia un testo in cui è descritto brevemente il Pontificato. In particolare il rogito viene inserito in un tubo di metallo, come è stato chiarito dalla Sala Stampa della Santa Sede. Subito dopo è iniziata la recita del Santo Rosario. 

Chi scatta foto e selfie, chi chiama parenti e amici per raccontare l’evento a cui sta partecipando, chi scrive cartoline: tanti i modi con cui la folla ha atteso a San Pietro l’inizio delle esequie di Benedetto XVI, il Papa emerito scomparso a 95 anni il 31 dicembre scorso. C’è chi ha ingannato il tempo offrendo biscotti e termos di tè caldo ai vicini per vincere il freddo intenso e l’umidità o chi espone cartelli con su scritto “santo subito”: “Wojtila è stato il santo della speranza, Ratzinger della fede e Francesco della carità. Fede, speranza e carità portano a Dio”, spiega all’agenzia Dire una delle fedeli che lo espone. Theresa, 24 anni dalla Baviera, è in piazza con gli amici e spiega: “Veniamo dalla terra natia di Ratzinger e infatti lo seguiamo da quando è stato eletto Papa. Siamo arrivati a Roma ieri e ripartiamo domattina, appositamente per seguire i funerali”. Giuseppe, 75 anni, orgoglioso racconta: “Mi sono messo in fila alle 6 e mezza ma per i funerali di Giovanni Paolo II trascorsi addirittura la notte qui per riuscire a entrare tra i primi”. Poco prima dell’inizio della funzione solenne, dall’altoparlante è stato chiesto di non eaporre cartelli o sventolare bandiere. In piazza, ai 100mila fedeli previsti, si aggiungono 3.700 sacerdoti e centinaia di giornalisti da tutto il mondo. La zona rossa che blinda l’area della Basilica è attiva dalla mezzanotte scorsa e terminerà alle 14, come annunciato dal Prefetto di Roma, Bruno Frattasi. Intanto la nebbia che dalle prime ore del giorno avvolgeva la cupola di San Pietro ha iniziato a diradarsi. 

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