
Condividi
«Ho un tumore terminale». Queste le parole di Jonnie Irwin, uno tra i più amati conduttori della tv britannica, che hanno gelato l’Inghilterra.
Jonnie Irwin e il tumore
Jonnie Irwin conduce “A Place in The Sun“, trasmissione che racconta di persone che desiderano trovare la loro casa perfetta nel Regno Unito oppure all’estero. Lo scorso 13 novembre ha rivelato di essere un malato terminale di tumore. Sposato con tre figli, Rex e due gemelli di due anni (Rafa e Cormac), Jonnie Irwin spera che la sua storia possa aiutare gli altri a “trarre il massimo da ogni giorno”.
Chi è Jonnie Irwin
La carriera televisiva dell’ex agente immobiliare di 48 anni è iniziata nel 2004 quando è stato selezionato per presentare insieme a Jasmine Harman “A Place in the Sun” di Channel 4. Nel 2010 – si legge sul messaggero.it – ha conquistato i fan diventando un ospite regolare di Escape to the Country su BBC1. Lo scorso 13 novembre ha rivelato di aver combattuto per due anni contro un tumore al polmone, che ora si è diffuso al cervello.
«Da troppo porto un segreto. Non so quanto tempo mi resta, ma cerco di rimanere positivo. Ho preso l’abitudine di dire: “Non pianificare in anticipo perché potrei non stare bene”».
«Ora voglio fare progetti. Voglio creare ricordi e catturare questi momenti con la mia famiglia perché la realtà è che i miei ragazzi cresceranno senza conoscere il loro papà e questo mi spezza il cuore».
La scoperta del tumore dopo un malore sul set
A Jonnie Irwin – si legge ancora sul ilmessaggero.it – è stato diagnosticato un cancro durante le riprese di “A Place In The Sun” di Channel 4 in Italia nel 2020. Stava guidando quando la sua vista si è offuscata e i medici hanno scoperto che era malato terminale.
Jonnie Irwin, nato nel Leicestershire, è tornato a casa da sua moglie Jessica, 40 anni. Ha detto: «Mi è stato detto che avevo 6 mesi di vita. Dovevo andare a casa e dirlo a mia moglie, che si prendeva cura dei nostri bambini, che era praticamente da sola. È stato devastante. Tutto quello che potevo fare era scusarmi con lei. Mi sono sentito così responsabile».