Caso Fiorello/Tg1. Il Cdr scrive una lettera allo showman: «Non siamo in guerra con te»

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“Caro Fiore, ti scriviamo in nome e per conto di tutta la redazione del Tg1, che nutre grande stima per il tuo lavoro e si diverte come tutti, da sempre, con le tue invenzioni televisive. Anche Renzo Arbore ebbe a che fare con un Telegiornale che si frapponeva fra la sua geniale Tv innovativa e l’informazione: era il Tg2 della notte, direttore Alberto La Volpe e il programma era ‘Indietro tutta’ del 1987”. Inizia così la lettera che il Cdr del Tg1 ha scritto a Fiorello, dopo le polemiche sorte nelle ultime ore e seguite ad un altro comunicato della rappresentanza sindacale. Nella nota, il Cdr manifestava la propria contrarietà alla decisione dell’azienda di mandare in onda (dal 28 novembre) il morning show di Fiorello ‘Viva Asiago 10’ al posto del ‘Tg1-Mattina’, definendo la scelta “uno sfregio” al lavoro della redazione. Una reazione che, secondo rumors, avrebbe irritato lo showman a tal punto da fargli pensare di abbandonare il progetto.

FIORELLO, SITUAZIONE IN STALLO

Attualmente la situazione è in stallo, anche perché come ha scritto il Cdr del Tg1 “dall’azienda ci è arrivata la notizia di un ripensamento sulla collocazione e quindi ha annullato l’incontro di oggi. Di conseguenza la nostra assemblea per ora viene rinviata. Resta la richiesta all’azienda di un incontro su questa tema”.

E sul rapporto con Fiorello la rappresentanza sindacale spiega: “Il Tg1 non è in guerra con nessuno, come scrivono i giornali, tantomeno con un artista del quale continuamente racconta le mirabili imprese televisive (…) Forse non sarai stato informato, come noi del resto,  che il Tg1 da qui a giugno avrebbe perso quasi 150 ore di informazione. Forse non sai che molti colleghi lavorano per quel prodotto con grande passione nel nuovo spazio concordato con la rete dopo anni di trattative. Ci sarebbe piaciuto condividere con te e con l’azienda queste brevi considerazioni. Il Tg1 ama gli artisti e li promuove da sempre, porte aperte a tutti e nessuno scontro tra professionisti della Tv. I titoli dei giornali non hanno evidenziato questo rispetto  per il lavoro reciproco , hanno parlato solo di guerra a Fiorello, per questo ci teniamo a sottolinearlo: Fiorello ci piace, ma con un progetto anche per il Tg1 e i suoi giornalisti”.

FONTE DIRE – www.dire.it

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