Grazie alle donazioni ricevute durante la
campagna Covid, il Fatebenefratelli ha acquistato nuovi
macchinari. Il primo e’ il Resuscitation Trolley, un prodotto
semplice ma molto utile che permette di avere a disposizione un
set completo di strumenti per il primo soccorso di neonati con
distress respiratori. Cosi’, in una nota stampa, il nosocomio
romano.
L’apparecchiatura, donata dalla ditta metalmeccanica FEAT
GROUP di Cesana Brianza, serve a dare assistenza a piccoli
pazienti affetti da patologie respiratorie. Lo strumento-spiega
l’ospedale- eroga alti flussi di ossigeno riscaldato con la
possibilita’ di erogare anche piccoli volumi a neonati o lattanti
di basso peso, inoltre puo’ assicurare per alcune ore assistenza
tramite ventilazione non invasiva potendo erogare flussi a
pressione positiva.
“L’apparecchiatura della ditta Ginevri- commenta Gaetano
Mariani, dirigente di Pediatria e Responsabile Allergologia e
Pneumatologia presso l’Ospedale Sacra Famiglia FBF- sara’
preziosa nei periodi invernali in cui le bronchioliti saranno
presenti o per l’assistenza nei neonati con distress respiratori
transitori. Un ringraziamento sincero alla famiglia Cogo che con
la loro generosita’ ha permesso l’acquisizione in tempi
brevissimi della apparecchiatura permettendo alla nostra Unita’
Operativa di pediatria in un periodo epidemico da coronavirus di
completare le strumentazioni gia’ presenti in reparto , con un
ulteriore strumento che ne amplia le possibilita’ di utilizzo”.
Progettato per trasportare in modo sicuro ed efficace il
rianimatore Baby Start il miscelatore Aria/O2, l’ umidificatore
Wetty, la Bombola Aria 3l e la Bombola O2 3l, l’analizzatore e
Monitor Ossigeno MX300, il Resuscitation Trolley e’ costituito
da: 1 base antiribaltamento con 4 ruote piroettanti di cui due
frenanti; 2 kit portabombole per l’alloggiamento e fissaggio di
bombole Aria e/o Ossigeno da 3lt; 1 cestello porta consumabili;
1 comoda maniglia per il trasporto e staffe per il fissaggio e la
rapida estrazione dei vari dispositivi; 1 stativo con aste flebo
elevabile. Il ‘Baby start’ puo’ essere collegato ad una fonte di
aria, di ossigeno o ad una miscela di entrambi prelevata da
miscelatore flussometrico. Inoltre- continua ancora la nota- puo’
essere utilizzato sia con circuiti paziente riscaldati per
lavorare con Gas Umidificati, che con circuiti non riscaldati. Il
Baby Start e’ disponibile con un contasecondi (opzionale) per la
terapia ‘Sustained lung inflation’ (SLI, un’erogazione di gas a
pressione positiva continua prolungata che garantisce una ripresa
rapida delle funzionalita’ respiratorie del neonato). Giova
ricordare che l’unita’ operativa di Pediatria di Erba- conclude
il comunicato- e’ uno dei pochi spoke in Lombardia rimasti aperti
come unita’ di degenza, grazie alla disponibilita’ data ai
servizi sociali ed al tribunale dei minori ad accogliere minori
in difficolta’ per genitori ricoverati per Covid 19.
Sono stati acquisiti anche “due macchinari (l’iPonatic
Portable Molecule Workstation e il Novel Coronavirus (2019-nCoV)
kit CE IVD) per i test rapidi che- come ha spiegato il direttore
sanitario Pierpaolo Maggioni- consentono di fare un tampone
molecolare di pari efficacia sensibilita’ e specificita’
dell’esame su RNA, riducendo i tempi di attesa da quattro ad
un’ora potendo processare un singolo campione per volta. I
tamponi rapidi effettuati sul salivare infatti sono tamponi
molecolari che consentono alla struttura di fare screening mirato
su dipendenti per garantire la sicurezza sia del dipendente sia
degli utenti che accedono ai servizi”.
L’iPonatic Portable Molecule Workstation e’ uno strumento
(CE-IVD) da banco compatto che si basa sulla tecnologia della
reazione a catena della polimerasi (PCR) e viene utilizzato per
l’estrazione, l’amplificazione e la rilevazione degli acidi
nucleici (DNA / RNA) presenti in campioni clinici umani. Pesa
circa 10,5 kg, le dimensioni sono 240 mm×240 mm×360 mm e
garantisce un tempo di estrazione pari a 3 minuti e di
amplificazione da 35 minuti. Il Novel Coronavirus (2019-nCoV) kit
CE IVD, invece, e’ un kit per l’identificazione qualitativa dei
geni ORF 1ab e N di 2019-nCoV a partire da tamponi naso-faringeo
e orofaringeo. Il kit, in formato da 24 test, contiene: reagenti
di estrazione; controllo positivo, negativo e interno incluso,
Enzyme Mix, PCR Mix e LoD: 200 copie/mL. “Questi macchinari-
aggiunge Maggioni in conclusione- consentiranno al pronto
soccorso di smistare gli accessi in maniera piu’ rapida rispetto
all’attuale”.