Il Covid-19 continua a guadagnare slancio in tutto il mondo, con un milione di casi in più rilevati negli ultimi quattro giorni. Domenica 2 agosto, dall’apparizione del virus, secondo Agence France Press, sono stati identificati oltre 18 milioni di casi.
Negli Stati Uniti, l’America Latina e i Caraibi si concentrano più della metà dei casi positivi mentre le stime ufficiali parlano di 688.000 decessi in tutto il mondo.
Ma veniamo ai casi più eclatanti. Nelle Filippine quasi un quarto della popolazione, più di 27 milioni di persone, o circa un quarto della popolazione nelle Filippine, verranno posti in lockdown da domani. La decisione del governo arriva dopo le preoccupazioni espresse dalle associazioni mediche che avvertono che il paese sta perdendo la battaglia contro Covid-19. Dall’inizio di giugno, quando la maggior parte del paese è uscita da uno dei blocchi più lunghi e più severi del pianeta, le infezioni sono quintuplicate, superando i 100.000 casi.
Domenica sera, il presidente Rodrigo Duterte ha annunciato un nuovo blocco nella capitale, Manila e in quattro province circostanti sull’isola principale di Luzon. Per le prossime due settimane, il trasporto pubblico verrà interrotto e così come i voli locali. Le autorità hanno chiesto alle persone di rimanere a casa e di uscire solo per acquistare beni di prima necessità o per l’esercizio fisico. Domenica le Filippine hanno annunciato un record di 5.032 casi. Circa 2.000 persone sono morte a causa della malattia nel paese dall’inizio dell’epidemia.
Veniamo al Venezuela dove il presidente Nicolas Maduro, domenica ha ordinato una rigorosa quarantena in tutto il paese appena il numero dei contagi ha superato i 20.000. Anche il Venezuela è stato soggetto all’alternanza fra blocco e riapertura e alcune regioni sono state sottoposte a una rigorosa quarantena per una settimana, seguita da una settimana di “flessibilità” in cui alcune attività economiche essenziali hanno potuto riprendere.
Gli Stati Uniti domenica hanno registrato 515 morti e 47.508 nuovi contagi nelle ultime ventiquattro ore – in calo rispetto agli ultimi cinque giorni, quando hanno superato i 60.000. Ad oggi il totale dei contagiati ammonta a oltre 4,6 milioni di casi e 154.834 decessi facendo degli USA per il paese più colpito al mondo dalla pandemia di Covid-19. Il consigliere speciale della Casa Bianca Deborah Birx ha affermato che il virus “si è diffuso enormemente. È presente in entrambe le aree rurali e urbane” avvertendo che “chiunque viva nelle aree rurali (non è) immune o protetto da questo virus”.
Il quotidiano parigino Le Monde riporta che un contagio è stato rilevato sulla Paul-Gauguin, una nave da crociera della compagnia Ponant che incrocia la Polinesia francese, costringendo la nave a tornare a Papeete (senza allusione allo stabilimento balneare frequentato da Salvini) con i suoi 148 passeggeri e 192 membri dell’equipaggio, tutti sono stati invitati a non lasciare le loro cabine, dove vengono consegnati i pasti. Il fatto interessante, riporta sempre il quotidiano, è che finora la Polinesia Francese è stata poco colpita dall’epidemia.
Ci sono 62 casi, nessun decesso. Nessun nuovo caso era stato rilevato per diverse settimane, inoltre il 15 luglio questa comunità oltremare ha riaperto i suoi voli dall’Europa e dagli Stati Uniti, per consentire il riavvio del turismo.
Infine giunge notizia dal Kossovo che il primo ministro Avdullah Hoti ha annunciato domenica sera di essere risultato positivo al coronavirus e di aver avviato una quarantena per le prossime due settimane. “Non ho sintomi se non una leggera tosse”, ha detto. Come il resto dei Balcani questa è una delle nazioni più povere d’Europa, con fragili infrastrutture mediche, il Kosovo ha registrato un aumento significativo delle contaminazioni Covid-19 da giugno. Questo paese di 1,8 milioni di abitanti ha registrato ufficialmente 9000 contagi e 249 morti.
Giuliano Longo