È una disputa che rischia di finire nelle aule di tribunale quella tra il Principe di Savoia, Emanuele Filiberto e Fabrizio Pignalberi, leader del Movimento Più Italia asfalta, che rivendica l’ideazione del progetto e del Movimento politico, a marchio “Più Italia”.
Sul caso Pignalberi ha deciso di affidare incarico ad un team di legali.
Ma veniamo alla contesa.
L’oggetto della disputa è l’utilizzo, da parte del Principe di Savoia Emanuele Filiberto, della parte verbale “Più Italia” del marchio, regolarmente registrato e quindi tutelato, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 10 febbraio 2005 n.30 e, facente capo al Movimento politico “ Più Italia”, con sede in Frosinone, fondato nell’aprile del 2019 e guidato dal leader nazionale, Fabrizio Pignalberi, della ragione sociale, nonchè del nome a dominio internet.
Secondo quanto appreso dal social facebook, Emanuele Filiberto avrebbe messo in campo un vero e proprio progetto politico a marchio “ Più Italia”che giovedi 11 giugno vedrà la luce, con l’intento di ricostruire l’Italia, avvalendosi della collaborazione dei suoi figli e di esperti rinomati nel mondo dell’economia.
Così il Presidente Nazionale del Movimento Più Italia, Fabrizio Pignalberi, ha tempestivamente intimato e diffidato il Principe di Savoia ad astenersi ad utilizzare il marchio “Più Italia”, da lui ideato e registrato, precisamente un anno fa, lasciando spazio al Reale per un eventuale collaborazione con il suo movimento.
La trattativa tra il Presidente Nazionale di Più Italia e il Principe di Savoia, Emanuele Filiberto, è andata avanti fino a notte fonda, senza un ravvedimento chiaro e preciso del Principe, che ha deciso ugualmente di presentare in data odierna il progetto politico denominato “Più Italia”.
Di fronte a tale inconveniente grave, il leader Pignalberi, ha voluto chiudere definitivamente i rubinetti con Emanuele Filibertoche potrebbe essere ora a rispondere nelle sedi competenti nei confronti del leader Pignalberi per usuparzione del marchio “Più Italia”.