
Solo qualche settimana fa veniva annunciata, in un servizio del tg regionale, la piena efficienza dell’Ospedale Angelucci in riferimento all’operatività dei reparti di medicina e chirurgia, accorpati per fare spazio alla nuova area COVID19. Avevo già espresso la mia preoccupazione sulla vicenda e sul fatto che tale scenario avrebbe limitato ancor di più la capacità di assistenza sanitaria del nosocomio.
Timori attenuati dalle rassicurazioni televisive. Oggi però veniamo a sapere che le liste di attesa per gli interventi chirurgici all’Ospedale di Subiaco sono bloccate da diverso tempo e che I chirurghi di turno, professionalità che hanno un costo per la collettività, garantiscono la presenza ma non sono messi in condizioni di operare.
Mi rendo conto del fatto che tale problematica riguarda gran parte della rete ospedaliera nazionale in considerazione del particolare periodo che stiamo attraversando, ma non posso che rilevare la poca attendibilità dei messaggi di ottimismo diffusi, che sono smentiti, nel nostro caso, da una realtà caratterizzata dalla totale paralisi delle funzioni principali del nosocomio. A pesare come un macigno, ma di questo ormai ci siamo abituati, è il silenzio dell’Amministrazione Comunale.