
I poliziotti del commissariato Viminale hanno seguito, su disposizione del gip di Roma, un’ordinanza di custodia in carcere nei confronti di P.A., 22enne romano responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia, aggravato, in danno della madre 63 enne, resistenza a pubblico ufficiale e tentata estorsione continuata. La prima segnalazione risale al novembre 2019 quando gli agenti intervengono in via Gioberti, a Roma, richiamati dalle urla della donna che, dalla finestra di casa, chiedeva aiuto perche’ il proprio figlio stava dando in escandescenza.
I poliziotti, allora, avevano cercato di riportare alla calma il ragazzo che, in tutta risposta, li aveva minacciati ripetutamente. Accompagnato negli uffici di polizia il giovane era stato denunciato a piede libero. In quell’occasione la madre, aveva raccontato ai poliziotti di essere esasperata per i comportamenti del figlio.
Nonostante nel dicembre 2019 la Divisione Anticrimine della Questura di Roma abbia emesso nei confronti di P.A. il provvedimento di ammonimento, il giovane ha continuato ad essere violento con la madre. Il 6 aprile 2020, la donna si e’ recata, ancora una volta, in commissariato, disperata, temendo per la propria vita. In quella circostanza ha sporto denuncia nei confronti del figlio perche’, ormai esausta, oltre ad elencare le violenze verbali patite sin da quando il figlio era minorenne e le continue botte subite, ha riferito che negli ultimi tempi ha dovuto sopportare insistenti e gravi minacce, anche di morte, per ottenere soldi. Spaventata, ha raccontato di essere riuscita a scappare dalla propria abitazione, mentre il figlio le scagliava contro il carrello della spesa. Il gip del Tribunale di Roma ha accolto la richiesta del pm ed ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 22enne romano.