
Per fare un quadro aggiornato degli interventi che la Regione Lazio ha attuato e sta attuando per affrontare l’epidemia di Covid-19, l’assessore Alessio D’Amato è intervenuto stamane alla trasmissione televisiva Omnibus de La7.
Parlando della situazione e delle misure restrittive decise nei giorni scorsi per il comune di Fondi ha chiarito che è stata interdetta la mobilità in entrata e in uscita dal comune dopo che ci sono stati 50 casi confermati e due decessi. Nel frattempo la popolazione è sotto sorveglianza, anche attraverso un meccanismo di intelligenza artificiale facendo delle tac in collaborazione con il Campus Biomedico di Roma per accertare i casi di polmonite, mentre si stanno eseguendo tamponi sulla popolazione maggiormente a rischio.
Sono stati disciplinati gli accessi in entrata e in uscita dal mercato ortofrutticolo di Fondi (che in gran parte fornisce di prodotti la Capitale e non solo) attraverso la rilevazione della temperatura con termoscanner, la riduzione degli orari di apertura e la sanificazione del mercato, ma ha assicurato che ”le merci non hanno nessun problema” perché gli operatori vengono monitorati e devono avere dispositivi di protezione.
Venendo agli interventi urgenti D’Amato ha spiegato che da oggi “ci sarà un cambio di pelle degli ospedali del Lazio, perchè metteremo a disposizione 600 posti letto solo per Covid-19″ mentre attualmente sono occupati 78 posti di terapia intensiva, ma operativi ce ne sono 259 che verranno aumentati fino a superare i 400 posti.
La situazione è delicata per alcune situazioni nelle Residenze sanitarie di assistenza (Rsa) che meritano attenzione, costante sorveglianza e dove necessario anche isolamento. A Cassino è in isolamento una struttura e un’altra a Civitavecchia, in giornata si interverrà su altre nella provincia di Roma, mentre i casi degli istituti religiosi di Grottaferrata e Roma sono stati contenuti.
Infine la questione dei tamponi che divide anche gli esperti sulla possibilità che vengano attuati a tappeto fra la popolazione o solo al personale sanitario e ai contagiati con chiari sintomi. In proposito l’assessore ha detto che il Lazio è la quarta regione italiana per numero di tamponi effettuati. “Ne abbiamo fatti fino a ieri 17 mila, il 20 per cento di questi è stato fatto al personale sanitario.
Dunque – ha aggiunto – abbiamo fatto molti più tamponi del Piemonte, della Toscana, delle Marche, nonostante quelle regioni abbiano più casi positivi di noi”; per ora si è deciso di effettuarli su tutto il personale a rischio in attesa della validazione di un test rapido che si sta sperimentando al policlinico Gemelli e che in settimana verrà definito e approvato.
Giuliano Longo