
È arrivata la chiusura di tutte le attività non strategiche e la limitazione degli orari e delle modalita’ di svolgimento delle attività consentite. A suggerire il provvedimento erano stati in tarda serata Lombardia, Piemonte, Abruzzo ed Emilia Romagna che in serata aveva annunciato nuove misure restrittive a livello regionale. Da lì un nuovo Consiglio dei ministri in teleconferenza e la decisione in tarda serata.
“La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova – ha detto Conte. Le misure fin qui adottate richiedono tempo prima che portino i loro effetti. Sono misure severe, ne sono consapevole, ma non abbiamo alternative. Dobbiamo resistere. Il nostro sacrificio – aggiunge è peraltro minimo rispetto a quello di tanti operatori sanitari, ad esempio, ma anche alle forze dell’ordine, agli autotrasportatori, giornalisti e commessi. Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo<. chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività che non sia necessaria e indispensabile. C’è una lista chiara indicata in questa fase, continueranno a rimanere aperti i supermercati e non ci sarà alcuna restrizione sui giorni e gli orari, farmacie, banche e trasporti”.
CHIUSURA ATTIVITÀ NON ESSENZIALI.
Ecco le quattro macroaree che restano aperte: logistica e trasporti, farmaci e sanità, energia e agroindustria, servizi bancari, postali e finanziari.
L’elenco nel dettaglio delle attività essenziali (tra cui i trasporti marittimi):