Olivo e Vite: il Parco dei Castelli Romani presenta un progetto per la costituzione di un’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata

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Il Parco dei Castelli Romani ha presentato un progetto per sviluppare un modello di economia circolare nelle filiere olivoleica e vitivinicola, in risposta all’avviso pubblico regionale “Sostegno alla Qualificazione Apea”.
L’APEA, costituita da imprese del nostro territorio, consentirà il reimpiego degli scarti di lavorazione (es. potature, sansa, nocciolino, vinacce) per la produzione di biometano che verrà reimpiegato per i mezzi delle aziende costituenti l’APEA ed inoltre per i mezzi del Parco dei Castelli Romani, riducendone drasticamente l’impatto ambientale. Il biometano potrà, inoltre, essere immesso in rete contribuendo alla riduzione della CO2 prodotta dai veicoli circolanti nel nostro territorio.

A regime è prevista una produzione di biometano pari a 660.000 mc, con un potenziale risparmio di oltre 540 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio), e riduzione di circa 1.300 ton di CO2.
I residui di lavorazione dell’impianto di produzione del biometano potranno essere riutilizzati come fertilizzanti nella coltivazione, mentre altri residui potrebbero essere impiegati per la produzione di materie bioplastiche, biodegradabili e compostabili.

“Con questo progetto il Parco dei Castelli Romani intende integrare la propria missione volta alla tutela ambientale – commenta il Presidente dell’Ente, Gianluigi Peduto – con lo sviluppo di un modello di agricoltura sostenibile a vantaggio dell’economia locale e dell’ecosistema. L’economia circolare rappresenta un modello di crescita sostenibile che vogliamo sostenere”.

Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate
da http://www.regione.lazio.it/rl/apea/ 
Alla base della nascita del concetto delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate c’è la necessità di conciliare il necessario sviluppo economico con il rispetto e la tutela dell’ambiente. Le Apea sono, quindi, delle aree produttive industriali, artigianali, commerciali, direzionali, turistiche, agricole o miste in cui si concentrano aziende e manodopera, e che hanno una gestione unitaria e integrata di infrastrutture, e servizi in modo da garantire la sostenibilità dello sviluppo e aumentare la competitività delle imprese insediate.
Il riconoscimento della qualifica di Apea da parte della Regione è necessario per poter ottenere le sovvenzioni previste da alcune azioni del Por-Fesr Lazio 2014-2020. Queste sovvenzioni, che saranno meglio disciplinate in uno o più successivi avvisi, saranno mirate a sostenere gli investimenti dei soggetti che fanno parte delle Apea finalizzati a rendere più sostenibili e competitive le proprie attività. In concreto, il bando mette a disposizione risorse per la realizzazione dello “Studio di Fattibilità” nel quale vengano definiti gli obiettivi di miglioramento della sostenibilità ambientale delle Apea (con la redazione del “Bilancio delle risorse in entrata e in uscita” che ne ottimizzi l’uso, come nel caso dell’acqua calda, ad esempio, che può essere scarto per un’azienda, ma asset per una sua vicina; una sua gestione integrata limita le spese e riduce i consumi), il programma di investimenti per realizzarli e le altre azioni necessarie per far partire operativamente un’Apea, come l’individuazione di una governance e di un sistema di gestione.

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