C’è chi prepara gli scatoloni in stile Lehman Brother, chi si frega le mani, chi spera, chi incontra, chi bisbiglia e chi ancora tesse la trama della Rai del prossimo futuro in giallo verde.
C’è un nuovo programma che tutti seguono ultimamente e si chiama “Gira la sedia (con sottofondo musicale e coretto, yeee yeee), Gira la sedia e da casa puoi giocare anche tuuuu”. Oggi il direttore del Tg1 è Franco Di Mare? “Ma nooo è di nuovo Matano, e Sangiuliano dove lo metti?” Persino la Sciarelli hanno scomodato per una puntata speciale di “Chi l’ha vista “ su quella poltrona.
E poi c’è la partita della rete: altro giro altra corsa: Ludovico Di Meo, “ma nooo che va allo sport”, di nuovo Franco Di Mare, “ma che state dicendo, resta Teodoli, ma se è sempre stato Ciannamea”. Sono talmente intrecciate le vicende delle due poltrone che le nomine, date per certe venerdì, pare siano slittate a martedì prossimo, giusto per avere un altro fine settimana per incontrarsi e parlare, parlare, promettere, accordarsi.
Intanto i programmi vanno avanti: Unomattina vivacchia di rendita per essere il primo programma di informazione istituzionale del mattino anche se di informazione, soprattutto politica, ormai ne fa pochina, forse per non turbare gli animi e non disturbare troppo, non si sa mai chi viene a comandare direbbe Rovazzi.
E poi arriva lei, la bionda delle 10.00: Eleonora Daniele, capello liscio, abbigliamento mai fuori dalle righe, femminile ma non eccessivo, Eleonora fa una piccola “Vita in diretta” dei tempi che furono approfittando del fatto che quella ufficiale evita di ricoprire quel ruolo (motivo per il quale Rizzelli è dato per partente anche dal linoleum dei corridoi di Via Teulada).
Storie Italiane vince la sfida dello share su quella che è una landa desolata con numeri apparentemente importanti ma, a guardare bene, con pochi spettatori ed è forse per questo che ogni giorno osa di più. Negli ultimi giorni ha individuato un filone proficuo: un giro di prostituzione minorile a Mondragone, un lembo di costa, dimenticato dai più, sito in Campania. Storiaccia già nota ma che non aveva ancora goduto di una ribalta mediatica stile martello pneumatico.
Eleonora Daniele, con la sua abilità da retore consumato, da tribuno della plebe indignata al punto che Giletti non si può più nemmeno definire suo punto di riferimento, dirige il traffico in studio agitando le mani come un pizzardone a Piazza Venezia, tra ospiti della compagnia di giro e inviati in collegamento. Chissà chi spera diventi il prossimo direttore la bella Eleonora, forse Ludovico Di Meo, che le ha dato fiducia in questi anni? O tifa ancora per la sua amica e sodale Maria Pia Ammirati in nome di un un “girl power” che le aprirebbe le porte a quella Domenica In così tante volte sfiorata ma mai agguantata? Gli incontri tra le due si sono fatti più frequenti ultimamente ma del resto sono amiche di lungo corso. Che male c’è a scambiare due chiacchiere.
Bob