AncestrAle, la birra anti-spreco che nasce dal pane

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Si può combattere lo spreco alimentare… con un sorso di birra? Assolutamente sì! Dall’incontro tra Slow Food Italia, il birrificio Alta Quota di Cittareale (Rieti) e Eataly è nata AncestrAle, la birra che impiega il pane raffermo per ottenere una bevanda dal sapore antico.

L’originale idea di Roberto Muzi, consigliere nazionale di Slow Food Italia e formatore dei Master of Food, è stata sposata immediatamente da Claudio Lorenzini, titolare  del birrificio Alta Quota, una realtà artigianale piccola ma creativa che in breve tempo ha portato le sue creazioni alla ribalta nel Lazio e in tutta Italia, senza arrendersi nemmeno al tragico sisma del Centro Italia nel 2016.

Il birrificio ha investito molto sul progetto, adattando il suo impianto a sostenere questa nuova produzione senza ricarico sui costi finali. Serviva però una materia prima di qualità, quella che ha fornito Eataly Roma Ostiense: il pane da cui nasce AncestrAle, infatti, è quello avanzato dalla panetteria del punto vendita prodotto con le farine del Mulino Marino macinate a pietra.

Venerdì 9 marzo dalle ore 18, in occasione della festa delle birre artigianali di Eataly Roma Ostiense (piazzale XII Ottobre 1492), ci sarà la prima occasione per assaggiare la birra anti-spreco.

All’incontro di presentazione intervengono il fondatore e curatore di Cronache di Birra Andrea Turco, la vicepresidente di Slow Food Italia Sonia Chellini, il formatore dei Master of Food e consigliere nazionale di Slow Food Italia Roberto Muzi e il direttore commerciale del birrificio Alta Quota Emanuela Laurenzi.

Vi aspettiamo quindi a Il Ballo delle Debuttanti, appuntamento di apertura della Settimana della Birra Artigianale di Eataly organizzato in collaborazione con Cronache di Birra: quindici birre inedite provenienti da altrettanti microbirrifici italiani, riunite in un unico evento.

La birra AncestrAle sarà disponibile presso Eataly e in vari pub e locali segnalati da Osterie d’Italia. Una parte del ricavato della vendita è destinato alla campagna di Slow Food Menu for Change e servirà a finanziare i progetti di tutela, educazione e sensibilizzazione portati avanti dall’Associazione a livello internazionale.

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