Alterego – Fabbrica dei diritti presenta Oissa 2, il nuovo vademecum legale per le popolazioni terremotate

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Dopo mesi di lavoro, aggiornamenti continui e indagini sul campo, domenica 18 febbraio Alterego – Fabbrica dei Diritti presenterà Oissa 2 – Diritti in Ri-Costruzione, il nuovo vademecum legale per le popolazioni terremotate. L’iniziativa sarà illustrata alle 10 in collaborazione con le Brigate di Solidarietà Attiva, e ospitata dal Comitato Civico 3.36. di Amatrice.

164 pagine di informativa sulle norme che disciplinano la ‘vita di cratere’, che punta a essere uno strumento di conoscenza e indagine per chi ancora oggi vive nell’emergenza e nella totale carenza informativa sui suoi diritti.

“Oissa 2 – spiega l’Avv. Riccardo Bucci – sarà per noi un nuovo inizio: dopo un anno e mezzo di attività sul ‘cratere’, sono tante le criticità che abbiamo scoperto e denunciato e ora si passerà a una nuova fase, quella dell’azione. Molte sono le questioni da affrontare e spiegare alla popolazione: dai ritardi della Pubblica Amministrazione, che fino ad oggi hanno spesso solo avuto una definizione politica e quasi mai giuridica (se la Pubblica Amministrazione ritarda nella realizzazione di quanto è obbligata a fare, il cittadino che ne ha diritto potrebbe chiedere il risarcimento del danno) – spiega l’Avv. Bucci -, passando per le questioni inerenti la salute e la salubrità dell’aria, la mala gestione delle procedure per la ricostruzione, l’inosservanza delle procedure finalizzate a contrastare l’emergenza abitativa (ancora oggi presente in molte parti del territorio) e la mancata o errata applicazione delle sospensioni previste dalla legge di tasse e bollette”.

A seguito della pubblicazione di OISSA 2, che verrà distribuito gratuitamente insieme con le Brigate di Solidarietà Attiva su tutto il cratere, Alterego – Fabbrica dei Diritti lancerà un nuovo ciclo di assemblee pubbliche e di sportelli legali nell’area del cratere. “Noi non ce ne andiamo da quelle terre, anzi, siamo più decisi che mai a rimanere come vigili osservatori in quella che oramai per noi – conclude Bucci – è una seconda casa”.

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