Tensione e bagarre in Aula Giulio Cesare dove, con il consueto ritardo, si è aperto il consiglio straordinario sui rifiuti e su Ama. Infatti dopo pochi minuti è stato espulso dall’Aula il consigliere del Pd Giulio Pelonzi per aver richiamato al regolamento l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari, che stava dicendo “stiamo ripristinando il tema della tracciabilità dei mezzi e dei rifiuti, che è stato completamente abbandonato, nonostante le bugie e le promesse del Partito Democratico”.
A questo punto i consiglieri del Pd hanno appoggiato la richiesta di richiamo al regolamento avanzata da Pelonzi “perché un assessore non può offendere in modo esplicito un partito e un gruppo consiliare. Può farlo un capogruppo, ma non un assessore che rappresenta un’istituzione e quindi tutti i cittadini e tutti i gruppi consiliari.” Non la pensava così il presidente dell’Assemblea Marcello De Vito secondo il quale ”non si possono interrompere gli interventi a norma dell’art. 62 del regolamento”, quindi «non posso permettere intemperanze e richiami al regolamento durante gli interventi di un assessore”. Fra gli applausi frenetici dalla maggioranza grillina a dimostrazione, ha detto Pelonzi che “ la democrazia è a sgoccioli in questa aula. Valuteremo la querela contro l assessore”.
Ma torniamo alla monnezza. Qui per il presidente Ama Lorenzo Bagnacani (che non pare vada gran che d’accordo con il direttore, il vogherese Bina) se non sono proprio rose e fiori la situazione è quasi ottimale perché sulla raccolta nei mesi di aprile, maggio e giugno ha influito la decisione della Colari, peraltro commissariata, che non ritirava i rifiuti a causa di un mancato accoro con il comune ora rinnovato per 18 mesi.
Non è che il servizio porta a porta vada meglio soprattutto nel IV municipio, ma ha detto, non è che si possa realizzare “dalla sera alla mattina, senza la dovuta riorganizzazione industriale” perché dovendo dislocare i dipendenti per il porta a porta si è dovuto trascurare lo spiazzamento. Chiarito il mistero del perché i numeri della raccolta differenziata non hanno raggiunto i risultati previsti, Bagnacani ha assicurato che nel 2018 si avrà una crescita del 2% nonostante i proclami dell’assessora Montanari.
In ogni caso entro i prossimi 3/4 mesi Ama disporrà di circa 160-180 mezzi nuovi . Oggi l’eta’ media dei mezzi è di 8,2 anni, mentre per i compattatori a carico laterale l’età è di 9,5 anni e in alcuni casi di 18 anni. Il costo annuo di manutenzione di questi mezzi è del 45% di capitale investito, ma in ogno caso nel 2012 (campa cavallo) verrà sostituita più della metà del parco mezzi e con una anzianità dei mezzi pari a 5,5 anni.
Tenendo conto dell’obiettivo del 75% di differenziata entro il 2021 si pone poi il problema degli impianti. Qui in sostituzione dei Tmb attualmente operanti, ha aggiunto Bagnacani “facciamo gare per i biofiltri che vanno periodicamente sostituiti….. Da anni non hanno sono stati montati un ragno su due negli impianti, perché si diceva che andavano chiusi, ma questi mancati investimenti hanno portato a un sottoutilizzo degli impianti stessi. Ora il ragno verrà montato a Rocca Cencia e tra poco anche al Tmb Salario.”
Il che vuol dire che montati i ragni della chiusura dei due impianti, promessa dall’assora montanari, nemmeno a parlarne.
Insomma cari romani, per vedere dei risultati reali dovrete attendere il giugno del 2021 alle prossime comunali, sempre che la sindaca Raggi non venga condannata per la causa in corso e in tal caso dovrà lasciare la poltrona. Parola del presidente del consiglio in pectore Di Maio.
Giuliano Longo