Tradito dal soprannome “Napoli” sottoposto a fermo dalla polizia: ecco perchè

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Era conosciuto con il soprannome “Napoli”, il giovane di origine magrebine che, nella giornata di ieri, è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Viminale, per rapina ai danni di una studentessa.

Ha avvicinato la giovane in piazza di Porta San Lorenzo, colpendola con la mano per strapparle la borsa.

La vittima ha cercato di reagire, ma il rapinatore le ha sferrato uno schiaffo sul volto facendola cadere a terra.

La ragazza, agli agenti che l’hanno soccorsa, ha riferito di aver udito, nel corso dell’aggressione, alcuni senza fissa  dimora  chiamare l’uomo  “Napoli”.

Nel compiere immediate indagini, gli agenti del commissariato Viminale, diretto da Giovanna Petrocca, sono venuti a conoscenza che tale appellativo era utilizzato da E.F.A., un cittadino magrebino.

La studentessa, dopo aver visionato lo schedario fotografico, ha riconosciuto senza ombra di dubbio il suo aggressore.

Gli investigatori, a questo punto,  hanno messo in atto un servizio di appostamento, in zona Termini dove, avvistato un uomo che corrispondeva alla descrizione, lo hanno chiamato con quel soprannome, e questi si è voltato.

Una volta accompagnato presso il commissariato, dagli accertamenti effettuati, 30enne, è risultato avere numerosi precedenti penali;  inoltre, è emerso che per ben venticinque volte aveva disatteso la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’uomo è stato pertanto sottoposto a fermo di indiziato di delitto  per  il reato di rapina e  condotto presso il  carcere di Regina Coeli.

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