Rifiuti a Roma, Codacons lancia azione risarcitoria contro Ama per restituzione Tari

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«Tutti i cittadini di Roma, negli ultimi anni, hanno regolarmente provveduto al pagamento della Tassa Rifiuti a fronte di un servizio a dir poco “disastroso”. In particolare, a partire dal 2012, la Capitale si è trovata coinvolta in una situazione di crisi nella gestione dei rifiuti, che ha lasciato molti cittadini letteralmente sommersi dalla spazzatura, con un servizio di raccolta che non ha mai funzionato secondo gli standard previsti dal Regolamento. A fronte di tale stato di cose, il Comune di Roma e l’AMA hanno comunque richiesto ai cittadini il pagamento integrale della tassa sui rifiuti, nonostante la legge prevedesse una decurtazione in percentuale del pagamento in caso di grave disservizio». Questa la denuncia di Codacons.
«Finalmente, l’ordinanza n. 22531 della Corte di Cassazione, pubblicata il 27 settembre 2017, è intervenuta a fare chiarezza sulla questione: la Corte ha stabilito – si legge ancora nella nota dell’associazione – che i contribuenti hanno sempre diritto alla riduzione della tassa o della tariffa rifiuti in caso di grave disservizio e protratto nella gestione della raccolta, anche se il disservizio non è responsabilità diretta del Comune. Sulla base di quanto affermato dai giudici, il Comune di Roma e AMA avrebbero dovuto applicare una riduzione sull’imposta comunale dei rifiuti per tutti i cittadini che non hanno potuto usufruire di un regolare servizio di raccolta dei rifiuti. Non avendolo fatto, dovranno ora restituire le somme versate in eccedenza dai cittadini di Roma coinvolti nelle emergenze rifiuti negli ultimi anni, per una maxi-cifra pari a 1,5 miliardi di euro per gli ultimi 5 anni».
Per tale motivo il Codacons ha pubblicato oggi sul proprio sito (https://codacons.it/azione-rifiuti-roma-agisci-la-restituzione-delle-somme-percepite-illegittimamente-dallama/) una «azione risarcitoria collettiva, attraverso la quale i cittadini romani che hanno subito negli ultimi anni disservizi nella raccolta dei rifiuti possono chiedere la restituzione della quota della Tassa Rifiuti non dovuta in quanto attinente a periodi caratterizzati da un servizio gravemente insufficiente e carente».
«Invitiamo gli utenti romani a ribellarsi e a chiedere in massa la restituzione della tassa rifiuti ingiustamente pagata – afferma il presidente Carlo Rienzi – Si tratta di oltre 1,5 miliardi di euro complessivamente incassati dall’Ama negli ultimi 5 anni e che andavano restituiti sulla base delle disposizioni di legge».

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