Consiglio Lazio, via libera in Commissione a Piano per la Ricerca 2017

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Con oltre 187 milioni di euro di finanziamento il “Piano annuale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico 2017” della Regione Lazio (schema di delibera n. 214) ha ottenuto questa mattina il via libera a maggioranza dalla ottava commissione del Consiglio regionale presieduta da Daniele Fichera. Nel corso della stessa seduta la commissione ha dato parere favorevole, con osservazioni, anche al piano annuale delle attività 2017 di Lazio Innova, oggetto di un altro schema di delibera (n. 215). Entrambe le deliberazioni tornano ora in Giunta per l’approvazione definitiva.

Il piano per ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico

A illustrare il piano per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico è stato l’assessore regionale Massimiliano Smeriglio. Dei 187 milioni ben 180 provengono dal POR FESR, mentre 18 sono di origine statale e i restanti 68 sono tratti dal bilancio della Regione Lazio, della cui azione questo piano è un “punto di forza”, secondo Riccardo Valentini (Partito democratico).Il primo dei sette interventi previsti dal piano sarà un avviso per gruppi di ricerca – costituiti da almeno quattro persone – che realizzino progetti altamente innovativi e coerenti con la strategia regionale (la smart specialisation strategy), in modo da creare e facilitare i rapporti di collaborazione con le imprese. L’avviso avrà sette milioni di euro come dotazione e sarà gestito sul piano operativo dalla spa regionale Lazio Innova. Prevista, poi, dall’intervento 2 del piano la cooperazione tra Regione Lazio e Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Si tratta della collaborazione nella biochimica ad alto potenziale di sviluppo e trasferimento tecnologico in ambiti strategici per la ricerca italiana, con elevata ricaduta sociale e nei quali risulti carente l’investimento privato. La casistica che la Regione ha in mente è quella delle malattie infettive emergenti, come il virus Zika.

Ricerca biomedica traslazionale internazionale, lo sviluppo dell’innovazione tecnologica e il trasferimento delle tecnologie avanzate per patologie oncologiche, dermovenereologiche e malattie tropicali neglette ad alto impatto sono al centro del protocollo – previsto sempre dal piano – tra Regione e Ifo, gli Istituti fisioterapici ospitalieri (Istituto nazionale tumori “Regina Elena” e Istituto dermatologico “San Gallicano”). Sempre in ambito sanitario il piano ha al suo interno il progetto “Top Implart”, acronimo di terapia oncologica protoni – acceleratore lineare protoni a intensità modulata presentato da Enea in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e Ifo. La dotazione totale impegnata – e già trasferita a Lazio Innova, incaricata della gestione operativa – ammonta a poco meno di 11 milioni di euro.

Infine il piano prevede altri tre avvisi. Il primo denominato “Progetti strategici” (12 milioni di euro del POR-FESR 2014-2020) rivolto a imprese e organismi di ricerca e articolato nelle aree di specializzazione “scienze della vita” e “green economy”. Quindi un secondo finalizzato allo sviluppo di artigianato artistico di qualità legato alla selezione di un costituendo organismo di ricerca (6 milioni di euro di cui 3 del Miur) e un ultimo avviso per le “infrastrutture aperte alla ricerca” (10 milioni) per sostenere la nascita di una rete di piattaforme specializzate nel trasferimento dell’innovazione tecnologica che funzionino da ponti tra impresa, ricerca e mercato.

Il piano annuale 2017 di Lazio Innova spa

Nel corso della seduta odierna l’ottava commissione ha dato il parere favorevole, a maggioranza, al piano annuale delle attività 2017 di Lazio Innova, società in house della Regione Lazio, che opera nella progettazione e gestione di azioni e programmi di aiuto per la crescita economica. Rinviata invece alla prossima seduta la discussione sulla risoluzione “Rinnovo del consiglio d’amministrazione di Lazio Innova”, d’iniziativa dello stesso presidente Fichera. Cinque le raccomandazioni alla Giunta, perlopiù frutto della rielaborazione di altrettante osservazioni, e dieci le osservazioni allegate al parere favorevole da parte della commissione, quasi tutte d’iniziativa dei consiglieri Luca Malcotti (Cuoritaliani) e Giancarlo Righini (FdI), i quali si sono astenuti nel voto finale. In particolare, un’osservazione presentata da Malcotti invita la Giunta a predisporre entro 90 giorni una proposta di legge, “che definisca un differente metodo di confronto avendo cura di garantire un confronto preventivo sulle linee guida e gli indirizzi delle azioni di Lazio Innova ed un confronto ex post sugli effetti delle azioni poste in essere”. Con l’osservazione sottoscritta dalle consigliere Rosa Giancola (Insieme per il Lazio) e Daniela Bianchi (Pd) si auspicano “interventi di tipo interassessorile, coerenti con un disegno di sviluppo condiviso con gli attori locali”, al fine di rendere gli Spazi attivi, vale a dire i punti di contatto in cui sono disponibili i servizi regionali in materia di Europa, imprese, startup, formazione, orientamento e lavoro, “un incubatore di partecipazione territoriale partecipata”.

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