Oltre 320mila e 7mila ricorsi. Il caso Portonaccio rischia di diventare una vera bomba sociale. Ma il Comune sembra adottare una linea dura. Al tavolo a cui partecipano il direttore generale Franco Giampaoletti e il vicecomandante della polizia municipale Antonio Di Maggio si è ragionato su una moratoria, ma l’ipotesi è stata scartata: 99.863 multe, quasi un terzo del totale, sono già state pagate. La segnaletica verticale e orizzontale, compreso il
cartellone di preavviso sradicato pochi giorni dopo l’entrata in vigore del nuovo divieto, sono sempre stati a norma di legge secondo i tecnici capitolini.
LE POLEMICHE
“Via di Portonaccio, piu’ che una via preferenziale sembra una via crucis. Il comune come Ryanair dovra’ gestire un contenzioso infinito con contraccolpi economici per le casse capitoline non trascurabili. Mentre la compagnia di volo irlandese taglia voli senza avvertimento, a Roma all’improvviso compaiono le preferenziali senza comunicazione e segnaletica. Da maggio e fino ad oggi sono state elevate multe per oltre 23 milioni di euro per un totale di circa 327 mila verbali, oltre 7.000 i ricorsi depositati in Prefettura. Una vicenda che rischia di diventare il piu’ grande contenzioso di massa di tutti i tempi contro l’amministrazione capitolina. Da mesi denunciamo la scarsa informazione e comprensibilita’ della nuova viabilita’ che ha indotto in errore gli automobilisti. La stessa commissione Trasparenza si era pronunciata per un provvedimento in sanatoria. Nel frattempo e’ stata adeguata la segnaletica ma tutto il contenzioso pregresso e’ rimasto pendente per ignavia e incapacita’ amministrativa della giunta M5S. Era evidente a tutti che se i cittadini continuavano ad errare, un motivo ci sara’ stato? Tutti hanno compreso le logiche conseguenze di una informazione e di una segnaletica non adeguata alle modifiche della viabilita’, meno l’assessore alla Mobilita’ e il presidente Stefano che continua a disegnare nuove corsie preferenziali ma si guarda da risolvere un problema che si trascina dal mese di maggio”. Cosi’ in un comunicato il consigliere del Pd capitolino Marco Palumbo.