La Vita in diretta non ingrana

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Niente, dopo due settimane è giunto il momento di dire quello che in tutta la Rai si mormora solo: La Vita in diretta non ingrana, non raggiunge il pubblico. Anche ieri risultati al limite dell’imbarazzante, una desolazione che non raggiunge nemmeno le due cifre nella prima parte con un misero 9.95 e che nella seconda e terza colleziona a stento il milione e mezzo di telespettatori, con il 12,93 e il 14.94% in termini di share. Ma quali possono essere le cause? Innanzitutto una scaletta poco attenta forse alle esigenze del pubblico, quello del pomeriggio, che, a dispetto delle grandi strategie dei direttori o degli esperti di informazione, decide ieri di cominciare con la Festa dei nonni invece di dare notizie su Las Vegas come probabilmente ci si sarebbe aspettato.

 

Ma potrebbe esserci dell’altro, potrebbe esserci un rifiuto, almeno in questa fase, nei confronti della conduttrice Francesca Fialdini, forse colpevole di aver preso il posto della confortante e posata Cristina Parodi. Il pubblico, soprattutto quello di Rai1, è piuttosto allergico ai cambiamenti, ci mette un po’ a digerire le novità e potrebbe aver reagito freddamente alla frizzantezza della Fialdini, convinta che quell’entusiasmo, a volte un po’ forzato, quelle vocine, quel voler dimostrare a tutti i costi di essere una conduttrice spigliata e in grado di giocare con vari registri, siano qualità vincenti. Evidentemente no, almeno per ora. Ascolti bassi, dicevamo, che rendono ancora più stridente quella comunicazione trionfale, in puro stile propaganda sovietica, di una crescita della rete ammiraglia proprio nel daytime. “Chi si loda si imbroda”” dicevano le nonne e usare proprio le immagini de “La vita in diretta” con la sorridente Fialdini non le devono aver portato granché bene.

Forse era il caso di accontentare Eleonora Daniele che da anni sogna di mettere le mani sul contenitore del pomeriggio e che invece  è stata  soddisfatta con una sesta giornata della quale davvero non si sentiva il bisogno visto che, senza tirarla per le lunghe, è l’ennesima riproposizione di una formula vista e rivista in quella fascia oraria. Trasmissione quella della Daniele che peraltro non raggiunge nemmeno più il livello degli ascolti di un tempo.

Forse siamo impertinenti ma ci chiediamo chi decida questi cambiamenti, chi prenda queste decisioni, così dense di riflessione e soprattutto così capaci di cogliere il gusto del pubblico.

Bob

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