E’ diventata una sorta di ‘muraglia cinese’ il raggruppamento di forze qualificate, che si oppongono all’obbiettivo principe della carriera politica ed amministrativa a Cerveteri del sindaco Pascucci. Analizzare qui tutte le specifiche posizioni del fronte del No è impossibile, per ovvie ragioni di spazio. Tuttavia è importante sapere che gli uffici amministrativi, e non i politici della la Città Metropolitana, hanno firmato l’intervento per conto di questa istituzione e che ha proposto ricorso al Tar anche Sforza Ruspoli. Inoltre si parla ufficiosamente di un ricorso al Tar anche da parte di alcuni imprenditori locali. Gli ambientalisti, con le loro autorevoli sigle nazionali, hanno protocollato in Comune le loro osservazioni alla Variante al Prg, ponendo particolare attenzione al consumo del territorio ed ultime, ma non per ultime, ci sono le osservazioni del fronte politico locale: quelle firmate dal segretario del PD ceretano per il centrosinistra, e quelle del centrodestra; da questa forza partiamo per comprendere alcune ragioni del fronte del No. Il consigliere Annalisa Beradinelli così riassume la posizione di quest’area politica: “La battaglia degli attuali consiglieri di opposizione di centro destra contro l’adozione della variante al PRG è iniziata lo scorso 2 maggio, quando l’allora presidente del consiglio comunale Salvatore Orsomando ad inizio dell’assise, essendo nei suoi poteri, ha dichiarato sciolta la seduta. Nonostante ciò, su invito del Sindaco e contro il regolamento del consiglio che prevede ben altre indicazioni, il vice presidente del consiglio, assunse la presidenza e così è stata approvata, con il voto contrario di due soli consiglieri dell’opposizione di allora, Lamberto Ramazzotti e Aldo De Angelis, la deliberazione del Consiglio comunale n. 18 del 2 maggio 2017, con la quale il comune di Cerveteri ha adottato il “Nuovo Piano Regolatore Generale (Variante Generale al PRG). Il consigliere comunale Aldo De Angelis, contestando tale linea, ha richiesto il ritiro della deliberazione n.18 del 02/05/2017 presentando, seduta stante, una pregiudiziale, quindi l’applicazione dell’art. 28 del regolamento, motivandola non solo con la descrizione del non corretto rispetto delle procedure e normativa vigente in materia urbanistica ma, anche con il mancato rispetto dell’oramai avvenuta pubblicazione dell’avviso di convocazione dei comizi elettorali. Da tale data il consiglio deve limitarsi all’approvazione di atti urgenti e improrogabili, caratteristiche non attinenti all’atto in oggetto. Nel secondo mandato del Sindaco Pascucci, gli attuali consiglieri comunali di opposizione di centro destra, Aldo De Angelis, Salvatore Orsomando, Anna Lisa Belardinelli, Lamberto Ramazzotti e Luca Piergentili, tutti compatti, hanno ripreso e rilanciato la battaglia contro l’adozione della variante al PRG per il ripristino del rispetto della normativa vigente in materia e, quindi, della legittimità. I predetti consiglieri hanno infatti presentato congiuntamente al comune di Cerveteri le osservazioni di carattere tecnico al Piano Regolatore, evidenziato l’errato iter amministrativo seguito dal comune per la sua adozione. Gli stessi consiglieri, inoltre, essendo venuti a conoscenza dell’esistenza di una nota della Città Metropolitana di Roma Capitale, con la quale si diffida il Comune di Cerveteri a ritirare in autotutela la delibera di adozione della variante al PRG, hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti di Roma, al Prefetto di Roma, alla Regione Lazio ed alla Procura della Repubblica di Perugia, per chiedere di intervenire con i dovuti accertamenti per accertare i profili di illegittimità di tale variante”. Restando sui banchi dell’opposizione, sul versante politico opposto il segretario del circolo del Partito Democratico di Cerveteri, Maurizio Falconi, ha presentato le osservazioni Dem alla Variante al PRG, adottato dall’Amministrazione Pascucci al termine della passata consiliatura. Le osservazioni presentate dal Pd si articolano in cinque punti, che vedremo per titoli. In premessa leggiamo: “Le seguenti osservazioni del Partito Democratico di Cerveteri trovano fondamento nelle posizioni politiche di profonda critica già ampiamente illustrate nella recente campagna elettorale e soprattutto in rapporto alle discutibili procedure seguite dall’Amministrazione comunale per l’adozione dell’atto in oggetto, che appaiono clamorosamente in contrasto con la legge. La Variante adottata comporterà un gravissimo sacrificio per il nostro territorio in termini di nuove cubature, quindi nuovo cemento, andando a pregiudicare pesantemente quella che invece è la sua identità, basata sulle vocazioni turistica, archeologica e agricola. In particolare, si conferma tutto il profondo disappunto rispetto a scelte come quella del mega centro commerciale (definito “Parco Commerciale/Servizi”), privo di alcuno studio di merito circa la sua reale utilità ed esigenza per la nostra città, o la presunta sanatoria, funzionale ad ulteriori edificazioni, che si vorrebbe operare a Campo di Mare, dove invece insistono lottizzazioni abusive e pertanto non sanabili.
Ma al di là delle considerazioni politiche, comunque opinabili, la principale preoccupazione in questa sede restano i profili di palese illegittimità di cui appare viziata la Variante in oggetto, e più in generale tutta la sua intera procedura, che rischiano di creare seri pregiudizi per il Comune in rapporto a probabili e ben fondati ricorsi. Fin qui la premessa ed ecco i cinque punti per titoli: osservazione n.1 – Seduta di Consiglio inesistente. Nullità del deliberato; osservazione n. 2 – Violazione dell’art. 38, d.lgs. n. 267/2000; osservazione n. 3 – Violazione della l.r. 38/99 nella procedura adottata: osservazione n. 4 – Violazione della l.r. 38/99 per mancanza dei pareri; osservazione n. 5 – Ingiustificato pregiudizio all’identità del territorio. Dopo i titoli le conclusioni complessive del documento del Pd. “Le osservazioni presentate evidenziano un quadro preoccupante sia dal punto di vista delle scelte politiche di trasformazione del territorio, sia delle numerose violazioni di legge in ordine alle procedure adottate. Se tuttavia il primo aspetto, per quanto molto grave e preoccupante, resta in ogni caso opinabile e legato alla libera espressione della volontà politica di chi legittimamente è stato eletto per governare il territorio, le questioni legate alle ripetute e sistematiche violazioni di legge rappresentano un vulnus insanabile che pregiudica l’intero atto in oggetto ed espone il Comune a ricorsi che lo vedrebbero senza dubbio soccombente. Resta da capire per quali motivi l’Amministrazione abbia voluto pervicacemente perseguire strade palesemente illegittime, che, a fronte di eventuali ricorsi, porterebbero inevitabilmente all’annullamento dell’atto. Il sospetto del legame con il momento elettorale è molto forte, soprattutto perché l’argomento della Variante generale al Prg è stato ampiamente utilizzato dall’Amministrazione uscente come motivo di vanto per i presunti vantaggi che avrebbe portato “ai piccoli proprietari invece che ai grandi latifondisti”.
Quale che sia la ragione, quel che più interessa a questo punto, è che il Comune eviti di lasciarsi trascinare in contenziosi che lo vedrebbero sicuramente soccombente, con il rischio di ulteriori nuovi esborsi per le casse comunali. In conclusione dunque, per tutti i motivi sopra esposti, si chiede il ritiro della delibera n. 18 del 02/05/2017 del Consiglio comunale Cerveteri avente ad oggetto “Nuovo Piano Regolatore Generale (Variante Generale al PRG) del Comune di Cerveteri – Adozione”. Come già detto, solo per ragioni di spazio non abbiamo potuto pubblicare tutta la poderosa documentazione di merito prodotta dal fronte del No, che esprime le diverse posizioni politiche ma con un elemento, diciamo tecnico, in comune per tutte: il mancato rispetto della normativa che rederebbe l’atto illegittimo. A questo punto la domanda è: come mai l’iter di questo atto, che a dire del sindaco si sarebbe avvalso anche della collaborazione di tecnici della Regione Lazio, risulta tanto vulnerabile?
Alberto Sava