I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un ragazzo classe ’95, ritenuto responsabile di tentata rapina in concorso con un altro giovane classe ’94, di origini rumene.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica– Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti – presso il Tribunale di Roma, diretto dal Procuratore Aggiunto Dott.ssa Lucia Lotti, è scaturita dal ferimento di un minore. Quest’ultimo recatosi presso il Policlinico Casilino per sottoporsi alle cure necessarie per le ferite riportate in seguito a una aggressione, aveva tenuto nascosto – per timore di ritorsioni – ai propri genitori quanto realmente accaduto la sera del 22 maggio.
Il giovane si trovava sulla via Tuscolana quando, in compagnia di un amico, era stato avvicinato dai due indagati che dopo averlo approcciato con la scusa di una sigaretta lo avevano costretto, sotto la minaccia costante di un coltello a scatto, a salire a bordo dell’autovettura loro in uso e a consegnare il telefono cellulare.
Nella circostanza, al rifiuto opposto dal minore, i due avevano reagito aggredendolo a calci e pugni e cagionandogli delle ferite alle mani con l’arma utilizzata, nonché una contusione cranica e nasale, con una prognosi medica di 20 giorni.
La notizia, appresa dai Carabinieri nel corso di attività informativa svolta sul territorio, è stata sviluppata, con accertamenti tecnici e verifiche sui principali social network, e ha consentito di individuare e identificare – in tempi diversi – i due responsabili, riconosciuti senza ombra di dubbio dalla vittima. Entrambi gli indagati sono stati raggiunti da misura cautelare.