Banca della terra, così si valorizzano 5mila terreni agricoli

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La Giunta regionale del Lazio ha approvato l’elenco dei beni agricoli che rientrano nella Banca della terra. Si tratta di 5.000 terreni agricoli, o a vocazione agricola, nella disponibilita’ della Regione Lazio non utilizzati per altre finalita’ istituzionali che possono essere valorizzati attraverso lo strumento della Banca delle terre agricole, prevista a livello nazionale dal Collegato Agricolo e istituita dalla Regione Lazio con la LR 12/2016, secondo le modalita’ e i criteri stabiliti dal Regolamento n.11/2017. Grazie alla convenzione con ISMEA, l’ente economico del Ministero dell’Agricoltura, sara’ possibile incrementare l’efficienza funzionale ed economica delle imprese agricole e favorire l’attivazione della multifunzionalita’ delle imprese stesse, un veicolo importante ed efficace per la valorizzazione, promozione e sostegno del territorio rurale e per la creazione di nuove opportunita’ imprenditoriali, soprattutto giovanili, in agricoltura. E’ possibile consultare tutte le caratteristiche dei terreni, la loro posizione, le tipologie di coltivazioni e i valori catastali sul sito della Regione Lazio http://www.regione.lazio.it/rl_personale_demanio/.

“Anche la Regione Lazio – ha spiegato l’Assessore al Bilancio, Demanio e Patrimonio, Alessandra Sartore – si e’ dotata della Banca dei terreni agricoli. Un’opportunita’ per chi cerca terreni da poter coltivare di accedere facilmente al database e di avanzare una proposta d’acquisto o di affitto a seguito dell’avviso pubblicato dalla Regione; ai conduttori dei fondi rustici di prorogare i propri contratti e ai giovani, questa e’ una grande novita’, di presentare una domanda per l’avvio di un’impresa agricola. Il 55% dei terreni non oggetto di rinnovo dei contratti e’ infatti destinato alla locazione di giovani tra i 18 e i 40 anni di eta’ con la possibilita’ di agevolazioni tramite ISMEA. E’ stato un lavoro lungo, – ha concluso l’Assessore- ma oggi possiamo dire che esiste la Banca della terra con 8.000 ettari di terreni dislocati su tutto il territorio regionale e in particolare nell’Agro Romano”.

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