A Roma e provincia il settore dei rifiuti vede sempre più l’ingresso dei privati. La prova viene proprio dal piano delle partecipate presentato ieri dalla sindaca Raggi in cui figurano cessioni di rilievo da parte del Campidoglio. In particolare sono 4 le società in dismissione: Ep Sistemi Spa (40%) che gestisce il termovalorizzatore di Colleferro, Consel Scarl (0,1%), Polo Tecnico Industriale Romano Spa (0,07% al quale si aggiunge la dismissione dello 0,033% detenuto da Atac), Acea (0,02%).
Anche Lazio Ambente prosegue il suo percorso verso la privatizzazione e i dipendenti lottano ogni giorno per la sopravvivenza in azienda.
«Il padrone della Lazio Ambiente (la Regione Lazio, ndr) – si legge in una nota dei sindacati – vota una legge sulla salvaguardia occupazionale e non assume nessuna iniziativa per fermare i licenziamenti, neanche quando l’azienda dice che la prossima settimana si troverà di fronte alla impossibilità di mantenerli in servizio. Zingaretti fai vedere che hai a cuore i lavoratori e le loro famiglie, che tieni al territorio e alla sua salute, la legalità e la sua difesa, alla macchina pubblica e al suo valore in regione come nei Comuni rafforzando il lavoro di chi opera correttamente e rieducando quanti ne fanno un uso spregiudicato. E soprattutto evitando che una pubblica amministrazione premi chi si adopera per licenziare lavoratori con incarichi di prestigio nei suoi apparati più importanti. Noi continueremo il nostro lavoro di resistenza e di difesa dei lavoratori, anche contro chi, come la tua dirigenza aziendale, tenta di criminalizzarli per legittime paure e sospetti, continueremo a difendere il territorio.
Domani indiremo uno sciopero dei lavoratori – continuano i sindacati – e nei prossimi giorni organizzeremo quanto possiamo per impedire questo scempio, sapendo che al nostro fianco avremo quella amministrazione pubblica fatta di onestà, diligenza e attaccamento alla gente di cui da queste parti andiamo fieri».
Pronta la risposta del governatore. “Abbiamo fatto una legge per permettere ai Comuni che non pagano di cedere a noi i crediti. In questo modo potremo pagare LazioAmbiente. Non solo, quindi, costringeremo i Comuni ma bloccheremo loro i pagamenti se non saranno in grado di stanziare i soldi dovuti a LazioAmbiente. Abbiamo fatto la legge e ora, Comune per Comune, stiamo bloccando i pagamenti”. Cosi’, a margine dell’inaugurazione di una mensa scolastica a Valmontone, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha risposto ad una sindacalista dell’Ugl, Carla Lucci, in rappresentanza dei 400 dipendenti dei termovalorizzatori di LazioAmbiente, a Colleferro, che denunciano di essere senza stipendio da 2 mesi. “Il tema e’ chiarissimo- ha aggiunto Zingaretti rivolgendosi alla sindacalista- c’e’ una societa’ che lavora e i Comuni che non pagano. Cosi’ e’ evidente che fallisce. Se l’amministrazione producesse un atto di blocco di crediti non certificati verso un Comune commetterebbe un reato. Quindi prima di bloccare i trasferimenti bisogna andare all’accertamento delle cifre e sulla base di questo bloccare i trasferimenti e trasferirli direttamente alla societa’. Prima non si poteva fare perche’ a nessuno fregava niente di voi, e io l’ho fatto”. “Proprio perche’ i vostri diritti sono veri ho apportato una modifica legislativa che ci permette di non pagare piu’ i Comuni che si intascano i soldi delle tasse e li usano in un’altra maniera- ha concluso Zingaretti- Questo scoglio nessuno aveva il coraggio di portarlo in Consiglio perche’ significava mettersi contro i Comuni e le amministrazioni, io l’ho fatto e ora lo stiamo attuando. Non solo sono d’accordo con voi, ma dico che mentre tutti scappavano noi siamo gli unici che stiamo qui ad affrontare il problema”.
SI CHIUDE IL TMB SALARIO
Ieri l’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari ha incontrato i cittadini del III municipio nel corso di un’assemblea pubblica sul Tmb Salario, organizzata presso il Parco di Largo Labia. “E’ ferma la nostra intenzione di arrivare alla chiusura dell’impianto – ha detto – La nostra non e’ propaganda politica ma un’azione amministrativa supportata da una rigorosa programmazione”. La proposta dell’Amministrazione Capitolina e’ quella di avviare un percorso condiviso e partecipato con la cittadinanza per la migliore gestione possibile del Tmb Salario fino alla chiusura dell’impianto. “Sulla questione Tmb Salario – aggiunge l’assessore – nessuna Amministrazione ha mai avuto l’apertura e la capacita’ di ascolto delle legittime istanze dei cittadini che noi abbiamo concretamente dimostrato in III Municipio. Abbiamo proposto l’istituzione di una commissione composta da tecnici e rappresentanti di cittadini che vigili sul nostro percorso per ridurre gli impatti odorigeni dell’impianto Tmb Salario fino alla sua definitiva chiusura”. “Con noi i cittadini del III Municipio hanno la concreta possibilita’ di partecipare ad una vera e propria svolta nella storia di questo impianto, dal posizionamento di sensori che possano dare finalmente una misurazione oggettiva, puntuale e documentata degli odori alla verifica dell’efficacia nell’impiego di enzimi per abbatterli”, conclude Montanari.