In relazione a notizie di stampa che paventano l’interruzione del servizio di sorveglianza svolto dalle unità cinofile in alcune stazioni metro, Atac precisa che questo è solo uno degli strumenti impiegati quotidianamente dalla Security aziendale per assicurare una cornice di sicurezza agli utenti nelle stazioni della metropolitana.
L’eventuale interruzione di questa attività sarà comunque compensata attraverso diverse ed ulteriori azioni finalizzate sempre a garantire l’attuale standard del servizio. Atac precisa che queste unità cinofile non svolgono, come è stato erroneamente riportato, compiti di antiterrorismo, che per legge spettano ad altre istituzioni. L’azienda sottolinea inoltre che la società che gestisce questa attività non ha un contratto diretto con Atac spa, ma con l’A.T.I. che fornisce l’intero servizio.
Atac ricorda che il proprio dispositivo di sorveglianza prevede circa 300 turni al giorno di guardie giurate e personale non armato. Questi addetti prestano servizio nelle stazioni della metro e nei siti sensibili. L’attività viene coordinata da tre centrali operative che vengono monitorate tutto il giorno, sette giorni su sette, potendo disporre anche di circa 4.200 telecamere di sorveglianza sul territorio e di altre 450 telecamere attive sui bus Serie Roma e Urban Way. L’azienda inoltre è in costante collegamento con le Forze dell’Ordine, con le quali è stato attivato un proficuo rapporto di collaborazione.