L’avvocato Giuseppe Marazzita, legale rappresentante della famiglia di Tiziana Cantone, è intervenuto ai microfoni di “Legge o Giustizia” su Radio Cusano Campus per commentare la decisione della Procura di Napoli che ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sull’ induzione al suicidio della 31enne che si era tolta la vita per la vergogna. “La decisione non mi trova né contento né convinto ed a tal proposito ho chiesto copia degli atti di archiviazione. Il reato di istigazione al suicidio richiede prove molto rigorose, servono dati oggettivi. Presenteremo opposizione. C’è in atto la diffamazione contro il legale rappresentante di Facebook Italia, che ha agito con colpevole ritardo e con cui non sono riuscito ad avere contatti. Esiste anche un procedimento per calunnia a carico dell’ex compagna della Cantone”. Intanto, però, il video di Tiziana continua a circolare sul web: “Sul pian giuridico dal nostro ordinamento è riconosciuto il diritto all’oblio ma poi questo stesso diritto dovrebbe essere applicato e questo è il problema: c’è un divario con la realtà ed il web non aiuta l’attuazione di un processo giusto. Non servono nemmeno multe perché la vera domanda è: chi le fa? I pericoli di Internet mi sono molto chiari, quando un file finisce sul web se ne perde di fatto il controllo anche se giuridicamente la vittima ha tutte le ragioni del mondo”. Non termina il calvario della mamma della ragazza: “La sta vivendo per quello che è: una grave ed ingiusta sofferenza“.
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