Se Ciro Immobile è la conferma, Luis Alberto è l’assoluta sorpresa della Lazio di Simone Inzaghi. Lo spagnolo è stato l’arma in più del mister piacentino in questo avvio di stagione scoppiettante. Arrivato sulle rive del Tevere nell’estate del 2016, l’ex Livepool ha avuto un periodo lungo di adattamento. Mesi in cui l’andaluso è rimasto in panchina a guardare i compagni giocare.
Il 4-3-3 iniziale di Inzaghi non gli va a genio, fatica a trovare la posizione. Non è un’ala, non è un centrocampista puro e l’inserimento procede lentissimo. Nel frattempo Keita esplode e Felipe Anderson torna quello di due anni fa. Luis vorrebbe cambiare aria, ma scende in campo Igli Tare.
Il diesse biancoceleste è il primo fan dell’ex Deportivo La Coruna. Ci parla, lo convince a restare e a credere più in lui stesso. La vicinanza della moglie Patricia e della figlia Martina, oltre al lavoro con un mental coach, lo ricaricano e l’iberico inizia a farsi notare anche in allenamento.
LA SVOLTA – Nel sabato che precede Pasqua, la Lazio è sotto 2-1 a Marassi contro il Genoa. Un match difficile e complicato che si preannuncia già come una beffa. Inzaghi si gira verso la panchina e sceglie il numero 18. Luis Alberto si piazza dietro le punte e decide di prendersi la scena a modo suo. Riceve palla, si coordina, carica il tiro ed esplode una rasoiata che non lascia scampo a Lamanna e regala un punto importante ai capitolini.
Il mister capisce che può contare su di lui e così, nel finale di stagione, il ragazzo di
San José del Valle trova maggiore spazio. Alla fine, però, saranno appena dieci le presenze tra campionato e Coppa Italia, troppo poco. In estate Tare torna a parlare con il giocatore e lo sprona a dare di più e l’iberico risponde alla grande.
LA CONSACRAZIONE – Un ritiro estivo da protagonista in cui Inzaghi lo alterna tra il ruolo di regista e trequartista. Il 13 agosto la Lazio si gioca la finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus all’Olimpico. La grande chance per Luis Alberto perché Inzaghi lo lancia dal primo minuto. Lo spagnolo risponde alla grande, risultando uno dei migliori in campo.
Le aquile riescono ad alzare il trofeo al cielo che è anche il primo per il 24enne che diventa un punto di riferimento. Quattro partite ufficiali che lo vedono titolare e in campo per tutti i 90 minuti. Domenica all’Olimpico, nello splendido 4-1 rifilato al Milan milionario, è arrivato anche il primo gol davanti al proprio pubblico.
Per il tifo laziale è ormai un beniamino. Le sue giocate e il suo piede vellutato hanno conquistato tutti. Poi anche la capigliatura paglia e fieno come quella di Christian De Sica in Borotalco lo ha avvicinato alla gente. Anche sui social tutti sono pazzi per il giovane spagnolo che ormai è una certezza.
FUTURO TUTTO DA SCRIVERE – La sua fama non è limitata ai confini nazionali. Le sue prestazioni non sono sfuggite in Spagna dove il ct Julen Lopetegui lo segue da lontano e pensa di poterlo convocare nella sua Roja. Un sogno che si realizzerebbe per Luis Alberto quello di poter indossare la maglia delle Furie Rosse. Per riuscirci dovrà continuare a volare con quella delle aquile.
Giovedì, intanto, ci sarà l’esordio in Europa League e Simone Inzaghi punterà ancora su di lui. In attesa del rientro di Felipe Anderson (previsto a metà ottobre) e che Nani arrivi al massimo della condizione, toccherà ancora all’iberico trascinare l’attacco laziale. Il piacentino, visti i risultati, può stare tranquillo e godersi quello che di fatto è un nuovo acquisto.
Antoniomaria Pietoso