Si è concluso a maggio, con esito positivo, il ciclo delle verifiche effettuate dal Dipartimento Infrastrutture (Simu – Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) sulle condizioni degli edifici scolastici di proprietà capitolina ospitanti scuole statali (sezioni primavera, scuola materna, scuola primaria e secondaria di primo grado), effettuate dopo gli eventi sismici di agosto e ottobre 2016 e del gennaio 2017.
Relativamente al triennio 2017-2019, invece, ha preso il via il Piano di verifica di vulnerabilità sismica del patrimonio di edilizia scolastica di Roma Capitale, al fine di effettuare la mappatura degli edifici rispetto alla predisposizione a danneggiamenti e crolli in conseguenza di eventi sismici.
Per l’attuazione del programma – previsto dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 2003 – sono stati stanziati per l’anno in corso 2 milioni di euro. Il progetto è partito in modalità “pilota”, per poi proseguire con un Piano pluriennale di azione. In questo modo sarà possibile orientare i successivi interventi manutentivi/strutturali di efficientamento della tenuta sismica.
“Come dichiarato a seguito degli eventi sismici che hanno interessato il Centro Italia dal 24 agosto 2016 al 18 gennaio 2017, prosegue l’impegno dell’Amministrazione capitolina per la sicurezza delle scuole. Il piano di verifica della vulnerabilità sismica, partito ora in fase “pilota”, riguarderà nei prossimi anni tutti i 1.100 edifici scolastici di Roma, il 58% dei quali statali e il restante 42% comunali. Una mappatura urgente, che avrebbe dovuto iniziare molti anni fa, e oggi non solo doverosa ma improcrastinabile, che consentirà di avere un quadro chiaro degli interventi da effettuare, secondo un ordine di priorità, per mettere a norma gli edifici scolastici sotto l’aspetto della resistenza sismica”, dichiara l’assessora alle Infrastrutture di Roma Capitale Margherita Gatta.