L’Istituto Superiore di Sanità e l’INMI Spallanzani hanno identificato tre casi Chikungunya nella zona di Anzio. La conferma arriva dallo stesso Iss.
La chikungunya (CHIK) è una malattia febbrile acuta virale, epidemica, trasmessa dalla puntura di zanzare infette. Il virus si trova in Africa, nelle isole caraibiche e dell’oceano Atlantico, nelle isole dell’oceano Indiano, nel Sud Est asiatico, fino alle Filippine, all’Indonesia. Il periodo di incubazione è di 2-4 giorni circa. Nei primi 6-10 giorni si hanno febbre, cefalea e dolori articolari importanti che limitano molto i movimenti e i pazienti tendono a rimanere assolutamente immobili. La seconda fase di 2-3 giorni è caratterizzata dalla comparsa di un esantema pruriginoso su tutto il corpo e dalla ricomparsa della febbre. La malattia si risolve spontaneamente, ma i dolori articolari possono persistere per mesi.
Sulla base delle informazioni disponibili, il rischio di un’ulteriore diffusione del virus è considerato basso a livello regionale e molto basso al livello nazionale ed internazionale. I pazienti hanno riferito la comparsa dei sintomi nel mese di agosto e nessuno di essi aveva viaggiato all’estero nei 15 giorni che hanno preceduto a l’insorgenza dei sintomi.
Al momento l’ipotesi più verosimile è che i soggetti si siano infettati nell’area di domicilio. Sono state perciò immediatamente attuate tutte le misure di controllo e di prevenzione, con il Servizio Regionale per l’Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle Malattie Infettive della Regione Lazio e il supporto del Ministero della Salute, previste nell’ambito del “Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle “arbovirosi” trasmesse da zanzare.