Omicidio Varani, Marco Prato si toglie la vita nel carcere di Velletri

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Marco Prato, accusato insieme a Manuel Foffo dell’omicidio di Luca Varani, ucciso a marzo 2016 durante un festino a base di sesso e droga a Roma, si è suicidato nel carcere di Velletri dove era detenuto. L’udienza del processo nei suoi confronti era prevista per domani.

I COMMENTI

“La morte di Marco Prato e’ una tragedia nella tragedia e mi riferisco al povero Luca e ai suoi genitori. Non penso che Prato si sia tolto la vita per rimorso e pentimento, perche’ da quel punto di vista ne’ lui ne’ Manuel Foffo (l’altro imputato condannato a 30 anni di reclusione, ndr) si sono comportati bene con i genitori di Luca”. E’ il commento dell’avvocato Alessandro Cassiani, difensore di parte civile per conto della famiglia Varani, alla notizia del suicidio di Marco Prato. “Credo piuttosto – ha aggiunto il penalista – che alla base del suicidio ci siano piu’ fattori: fermo restando che il carcere era l’unica strada che lui e Foffo hanno meritato per la gravita’ del fatto loro attribuito, ritengo che abbiano pesato su Prato la lunga detenzione, l’estenuante attesa di un processo che ha dovuto subire gia’ due rinvii per lo sciopero degli avvocati quando si sarebbe potuto chiudere in fretta magari optando per il rito abbreviato come ha fatto l’altro imputato, e soprattutto il fatto che in udienza era stato chiamato a testimoniare, su citazione della Procura, lo stesso Foffo, che avrebbe scaricato sull’ex amico ogni responsabilita’”.

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