Non ce l’ha fatta. Emanuele Morganti è morto ieri sera all’ospedale Umberto I di Roma. Era stato trasferito e ricoverato lì, in terapia intensiva, dopo un pestaggio assurdo e brutale avvenuto fuori da un circolo privato nel centro di Alatri, nella notte tra venerdì e sabato scorso.
LA MORTE DI EMANUELE MORGANTI
La vita di Emanuele, 20 anni appena, è rimasta appesa a un filo per quasi 48 ore. Ma alla fine si è spenta. Troppo gravi i colpi ricevuti che gli avevano sfondato la testa e il volto. Fratture craniche e cervicali che lo avevano sfigurato.
LA FURIA DEL BRANCO
Una furia cieca, quella del branco, abbattutasi su di lui intorno alle 4 di notte. A dare il via a una catena di eventi ancora poco chiari, una discussione tra il ragazzo e un coetaneo ubriaco all’interno di un locale. I buttafuori avrebbero allontanato Emanuele. Una volta fuori, sarebbe stato sbattuto a terra e colpito ripetutamente da un gruppo di persone. Sembra anche con un oggetto di ferro. Forse una spranga o una chiave inglese. E nessuno sarebbe intervenuto in sua difesa.
LE INDAGINI DEI CARABINIERI
I carabinieri del comando provinciale di Frosinone, coordinati dal pm Vittorio Misiti, stanno cercando di ricostruire quei drammatici momenti. Al momento, a quanto si apprende, è al vaglio la posizione del presunto omicida e di altri otto coetanei.