di GIULIANO LONGO
Se volete capire chi governa veramente Roma e chi la ama basta perder tempo e guardare il video di Beppe Grillo sul suo blog. La pièce è opportunamente titolata “La situazione di Roma spiegata dal ragioniere Giuseppe Grillo”. Fra i passaggi più esilaranti vi è il seguente: «Ma cosa pretendete del Movimento 5 Stelle? Cosa pretendete dalla Raggi? Cosa fa in una situazione così? O ci date una mano tutti… ci dovete dare una mano tutti».
Ah, a saperlo prima! Pensare che gli ingenui elettori erano convinti, visto che pagano le tasse e pure salate, che il governo di una Capitale spettasse al sindaco e alla sua giunta. Eppure Beppe, il grande semplificatore sembra rendersi conto (udite udite) della complessità urbana e dice «non è che possiamo tenere 8560 km perfetti, senza buche, dovete diventare anche voi, purtroppo con le tasse che pagate, sindaci dei vostri 10 metri quadri. Amare i vostri 10 metri quadri – prosegue – essere responsabili dei vostri 10 metri quadri. Se non facciamo insieme queste cose non ce la faremo mai, qua».
Cittadini, romani, armatevi di attrezzi, catrame, cemento e quant’altro e datevi da fare empire buche, altrimenti Grillo vi toglie pure la Raggi. Segue un colpo da maestro del proscenio, perché loro, i grillini, l’avevano detto in campagna elettorale (ma ve ne eravate accorti?) «se ci dai il voto devi collaborare, essere un cittadino attivo. E io so che ci volete bene, avete capito che siamo diversi dagli altri, se non prendete questa occasione – l’unica della storia di questa città – che vi si presenta adesso, con delle persone così, non ce la potrete fare». Ingrati quiriti, noi vi abbiamo date il meglio e voi non sta facendo un c… Un vero peccato perché a governare questa città «una bomba atomica» il direttorio, Casaleggio Di Maio, Di Battista, l’onorevole Lombardi, la senatrice Taverna ecc ecc «hanno messo dei manager meravigliosi, delle persone straordinarie, di fiducia, ma più di così non potete neanche pretendere».
Con evidente riferimento a Marra e Romeo caduti sulla via del dovere, mentre dal blog non si leva nemmeno una prece per chi pavidamente se ne è andato come gli assessori Minenna, Berdini, Muraro e la capo di gabinetto Raineri. Costretto per i numerosi impegni, fra i quali la decisione sullo stadio della Roma, Beppe ha dovuto a rinunciare al pellegrinaggio a Lourdes accompagnato da Virginia. Così salta le gerarchie e si rivolge direttamente al Papa con il seguente appello «Bergoglio ha dichiarato che vorrebbe pagare l’Imu: Bergoglio ti prego, mi hai già copiato tutto il programma ora cerca di dare una mano a questa meravigliosa città. È anche giusto che tu partecipi, e ti daremo dei premi, ti faremo delle belle cose, ma dai una mano per favore Bergoglio, abbi pazienza». Eh sì, ce ne vuole molta per reggere le gag del comico senza reggersi la panza dalle risate. E siccome le cose a Roma non vanno proprio bene se la prende anche con Zingaretti e sbotta «non è possibile che per qualsiasi investimento tu debba passare attraverso la Regione Lazio! La Regione Lazio decide se fare o non fare una struttura da un milione di metri cubi, e il Comune deve subire questa roba. Dobbiamo avere avere una legislazione dello Stato che dica effettivamente se Roma è la città Capitale d’Italia. Così, non c’è».
Bingo! Anche lui come Alemanno e Marino invoca una legge speciale per Roma (che c’è già) giusto per spillare altri quattrini allo stato e ai contribuenti italiani. Tutta qui la creatività del Movimento? Ma ci faccia il piacere.