Mentre i sostenitori di Virginia Raggi manifestano (in pochini) per sostenere la prima cittadina in un passaggio molto delicato della sua consiliatura, il Movimento 5 Stelle si divide sulla questione dello stadio di Tor di Valle. La on. Roberta Lombardi, così scrive su Facebook: «Un milione di metri cubi e uno stadio, un solo stadio. Grattacieli, business park, l’equivalente di oltre 200 palazzi in una zona disabitata da secoli. Sapete perché? Perché è a fortissimo rischio idrogeologico. Se non è questa una grande colata di cemento, allora cos’è?» Per la Lombardi «questo non è un progetto per la realizzazione di uno stadio, questo è un piano di speculazione immobiliare che una società statunitense vuole portare avanti ad ogni costo in deroga al nostro piano regolatore, nell’esclusivo interesse di fare profitto sulle nostre spalle». Il M5S questo non può permetterlo perché «siamo arrivati al governo della Capitale garantendo che avremmo segnato un punto di discontinuità con il passato. Questo progetto, approvato dall’ex giunta Marino, non è realizzabile». Secca la risposta di Beppe Grillo, che in poche parole difende la Raggi, sul suo blog. «Sullo stadio della Roma decidono la giunta e i consiglieri. I parlamentari pensino al loro lavoro». Tagliente la replica di Francesco Sanvitto, Responsabile Tavolo Urbanistica M5S. «Se uno vale uno Grillo resti a Genova e si faccia i fatti suoi sullo Stadio della Roma. La Lombardi ha ragione e il Campidoglio ratificherà il progetto, così com’è io andrò alla Magistratura e mi porrò un problema serio nel restare nel M5S e penso che lo porranno anche molti altri come me».
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