“Non favorevole”: l’amministrazione comunale di Roma Capitale, spiega una nota della Regione Lazio, “ha consegnato le valutazioni sul progetto dello Stadio della Roma. Il parere unico di Roma Capitale sul progetto definitivo dello Stadio della Roma – si legge nel documento – è non favorevole“. Criticità riguardo la sicurezza stradale e idraulica, carenza su parcheggi, viabilità e trasporto pubblico nonchè carenza documentale. Questi i rilievi sul progetto dellostadio della Roma fatti dal Campidoglio e trasmessi ieri alla Regione Lazio. Per questi motivi e “dall’esame della documentazione … è emerso che il progetto definitivo in questione risulta non idoneo”, si legge nel documento del Campidoglio. Inoltre “si rilevano, nonostante le reiterate richieste di integrazione documentale, ancora numerose carenze sia di documentazione sia di contenuti nella documentazione presente” sul fronte viabilità, parcheggi e trasporto pubblico: progetto non adeguatamente sviluppato per gli aspetti del tpl; mancanza del progetto definitivo o di specifico accordo con la Regione Lazio per il potenziamento della linea ferroviaria ‘Roma-Ostia Lido’; carenze nelle ipotesi assunte a base dello studio trasportistico; carenza della progettazione della ‘ciclabilità”. Immediate le reazioni, comunque improntate alla cautela: “È un parere amministrativo e non politico quello del Comune di Roma, giunto poco fa alla Regione Lazio. Un parere che – a quanto si apprende – pone delle condizioni, ma non ci sarebbero pregiudiziali al progetto”. Viene fatto rilevare che nel testo pubblicato dal sito della Regione Lazio infatti, ci sono delle condizioni “al via libera” degli uffici urbanistici. E a breve ci sarà un incontro fra le componenti per identificare le migliorie da apportare al progetto per trovare un terreno comune tra le diverse opinioni espresse negli ultimi mesi. Intanto però vale quanto detto dal Campidoglio attraverso le sue diverse strutture chiamate in causa nell’esame della corposa documentazione. Tornando alla decisione del Campidoglio, sono molteplici gli aspetti generali per i quali c’è stato pollice verso: sicurezza (stradale e idraulica); carenza di funzionalità (viabilità, parcheggi, trasporto pubblico); carenza documentale e/o di contenuti (sempre viabilità, parcheggi e trasporto pubblico, commercio, ambiente, urbanistica, edilizia, strutture, opere idrauliche, tutela dei beni in carta per la qualità, strutturale, espropri). Nel dettaglio, sul piano della sicurezza alla voce stradale sono state rilevate “numerose situazioni in cui non possono ritenersi garantite le condizioni di sicurezza, con particolare riferimento alla circolazione stradale sia veicolare che pedonale”. E vengono indicate – con valore peraltro non esaustivo – alcune situazioni di criticità per la sicurezza, “assolutamente non trascurabili e che non consentono l’approvazione del progetto definitivo”. Per esempio i tronchi di scambio, ritenuti di insufficiente lunghezza; le localizzazioni di uscite dai parcheggi in curva; la concentrazione di accessi/uscite da diversi parcheggi, anche multipiano, con elevati rischi di intasamenti ed accodamenti all’interno del multipiano (non è detto nella determinazione del Campidoglio ma è evidente che una eventuale tale situazione di intasamenti in un multipiano sarebbe ad altissimo rischio per la sicurezza, ndr). E ancora: eccessiva concentrazione di varchi su rotatorie; commistione di ingressi a parcheggi di flussi veicolari non compatibili per visibilità e manovrabilità (bus e moto), ubicati in curva e non fisicamente separati per le due diverse tipologie di mezzi; percorsi pedonali “che non garantiscono – dice il Campidoglio – la sicurezza dei pedoni soprattutto in fase di esodo dallo stadio”. “L’ennesimo no che mortifica la città e i romani, gli sportivi e tutti coloro che speravano che almeno questo progetto riuscisse a risollevare l’immobilità che ormai blocca la nostra città. La sindaca Raggi e il Movimento 5 stelle calano la maschera, si beffano dei romani a cui solo ieri avevano detto che avrebbero approfondito alcune questioni per altri 30 giorni. A Cosa dobbiamo credere? I Cinquestelle romani ci daranno delle risposte?
Qualcuno ci dirà se la partita dello stadio è finita qui? La sindaca ci spiegherà se le condizioni poste per dare un parere positivo sono reali e verosimili o sono solo l’ennesima scappatoia per coprire una decisione non presa per non scontentare nessuno? Qualcuno si degnerà di spiegarci cosa è successo e soprattutto cosa succederà?
Raggi, Frongia, Berdini ci diranno se questo stop comporterà il pagamento da parte del Comune della super penale di centinaia di milioni di euro? Dovremo sobbarcarci anche questo onere per l’incapacità e le isterie dei Cinquestelle romani ormai impegnati in una guerra tra bande che costa solo alla città?
Dopo le Olimpiadi, un altro grande progetto che avrebbe legato sport e sviluppo nella nostra città sta praticamente prendendo il volo, con lui tutti gli investimenti, le possibilità di regolamentazione di un quadrante cittadino, le attese degli sportivi.”
Lo dichiara in una nota l’On. Laura Coccia, Deputata PD e Responsabile Calcio del Partito Democratico.