Raggi nomina Bergamo vice e Montanari all’Ambiente. E salva la faccia

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Dopo un week end convulso quando sembrava che Colomban, l’imprenditore di Treviso e attuale assessore per le municipalizzate, dovesse assumere il ruolo di tutor di una Virginia Raggi messa all’angolo da Grillo, viene convocata ieri  pomeriggio la maggioranza per decidere la sostituzione del vice sindaco Frongia dimissionato e della dimissionaria assessora all’ambiente Paola Muraro attualmente indagata. Per tutta la mattinata dal Campidoglio  è un rincorrersi di rumors e indiscrezioni soprattutto dopo la rinuncia ufficiale dell’imprenditore che sul Corriere della Sera aveva goduto di un robusto endorsement di Chicco Testa con un notevole passato manageriale in aziende quali Wind ed Enel. Per bloccare ogni illazione nella mattinata  arriva anche la secca la smentita di Marcello De Vito presidente del consiglio capitolino, che a fare il vice di Virginia non ci pensa proprio  nonostante sia nota la sua contiguità con la onorevole Lombardi che sin dall’inizio su Marra aveva assunto una decisione critica.

Poi arriva la notizia della sostituzione della Muraro  con  Pinuccia Montanari che vanta una esperienza internazionale sui problemi ambientali e che attualmente lavora presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia dov’è responsabile del Progetto sostenibilità ambientale.

Trai  vari incarichi ricoperti finora si è occupata di informazione e ambiente. Ha partecipato alla Conferenza sull’ambiente di Rio de Janeiro nel 1992, a Rio+10 nella città di Johannesburg nel 2002, alla Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici di Parigi del 2015. È presidente dell’Ecoistituto di Reggio Emilia e Genova, e coordinatrice del Forum per la democrazia ecologica dell’Icef (International court of the environment foundation) presieduta dal Magistrato di Cassazione Amedeo Postiglione. È stata componente dell’Osservatorio nazionale rifiuti nominata dal Governo Prodi, dal 2004 al 2009 assessora all’Ambiente e Città sostenibile della città di Reggio Emilia, dal 2009 al 2012 assessora ai Parchi storici e Decrescita del Comune di Genova. Attualmente lavora presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia dov’è responsabile del Progetto sostenibilità ambientale, svolge attività di docenza nell’ambito del Corso di Information Literacy “Le fonti di informazione ambientale”, coordina i corsi e-learning nell’ambito del progetto europeo WEEENmodels. È componente del Comitato scientifico della Fondazione Alexander Langer Stiftung. Ha collaborato con Alex Langer quando era presidente della Commissione Albania, Romania e Bulgaria del Parlamento Europeo.

Un curriculum di tutto rispetto  anche se non pare che sino ad oggi abbia  mai ricoperto incarichi politici.  Poi arriva il piatto forte con la nomina di Luca Bergamo, attuale assessore alla cultura che diventa vicesindaco:  un nome che circolava già nella mattinata. Considerato tuttora buon amico dell’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, Bergamo ha una storia personale e professionale  radicata nel centrosinistra come conferma l’incarico ricevuto nel secondo governo di Romano Prodi, quando l’allora ministro per le Politiche giovanili Giovanna Melandri gli affida la guida dell’Agenzia Nazionale per i Giovani. Nominato assessore dalla Raggi,  Bergamo torna in Italia dopo i quattro anni di lavoro a Bruxelles con l’incarico di segretario generale di Culture Action Europe, network europeo a tutela e difesa di centinaia di musei, teatri, associazioni e biblioteche sparse nel vecchio continente. Sulla sua nomina ad assessore spese parole di elogio anche il senatore ed ex segretario regionale di Forza Italia, Francesco Giro.

Il dato di fatto è che le due nomine esulano dal mondo grillino in senso stretto e quindi non coinvolgono i difficili equilibri fra la Raggi e quel mondo, più diviso di quanto possa apparire, soprattutto a Roma. Una sorta di pax con Grillo e nello stesso tempo scelte che finiscono per evitare quell’indiretto commissariamento della sindaca che qualcuno, anche nel Movimento, aveva auspicato. Il risultato è che dopo sei mesi di quasi paralisi amministrativa Virginia in qualche modo salva la faccia e la sostituzione di Romeo alla segreteria politica e Marra, attualmente detenuto, a capo del personale può attendere ancora un po.
Giuliano Longo

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