“Ci sono delle linee, come la Roma-Lido, in cui il Ministero è pronto a giocare un ruolo ad affiancarsi agli enti locali” affermava lo scorso febbraio pimpante il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. Quindi una nuova stagione si sarebbe aperta anche per la Roma-Lido. “Ci vedremo presto con Zingaretti » perché «con Ferrovie possiamo trovare delle soluzioni non a lunghissimo termine». Chiamato in causa, Zingaretti parlò di una “svolta storica” imminente, per la linea ferroviaria regionale in concessione ad Atac, dopo che la Regione aveva chiuso le porte ai francesi della Ratp e altre aziende (Ansaldo) intenzionate rinnovare la linea e a gestirla in Project financing. In agosto Delrio annunciò che il Cipe aveva stanziato quasi 300 milioni per le linee in concessione di cui 180 solo per la Roma/Lido, tanto che Zingaretti “tweettò” entusiasta “Roma-Lido e Roma-Viterbo, arrivano i fondi del Governo. Dopo tante chiacchiere si cambia. Nuova linea e nuovi treni. Stiamo cambiando tutto”. Apparentemente “cotta e magnata” se non fosse che secondo i tecnici Atac, la progettazione che porterà via circa un anno e solo al termine di questo periodo, effettuate le gare, potranno partire i lavori che “dureranno 3 o 4 anni”. Sullo sfondo resta il nodo della proprietà. Infatti la linea è della Regione, è mal gestita da Atac e ben difficilmente da via Cristoforo Colombo molleranno l’osso, almeno sino alle regionali del 2018 che potrebbero anche venir anticipate l’anno prossimo. Nel frattempo il Campidoglio assicura che qualche accorgimento verrà preso, come la manutenzione di 8 treni Ma200 per esercitare il servizio oggi garantito da altri 8 Caf.
In attesa di tempi migliori la Roma/Lido si colloca al primo posto tra le dieci peggiori linee di trasporto pubblico italiano. Lo riporta ‘Pendolaria 2016’, il rapporto di Legambiente che così ci racconta la sconsolante situazione. «Anche nel corso di quest’anno i pendolari della linea Roma-Ostia Lido si confermano tra i più sfortunati d’Italia- si legge nel rapporto- Il servizio di questa linea suburbana gestita da Atac non è assolutamente adeguato a una domanda di spostamenti che arriva a circa 100.000 tra studenti e lavoratori e che peggiora di giorno in giorno, tanto che le ultime rilevazioni evidenziano una riduzione dei passeggeri». I continui guasti e problemi tecnici si ripercuotono sugli utenti tra corse che saltano senza che venga fornita un’adeguata informazione e poi ritardi periodici e sovraffollamento dei treni. Ufficialmente dovrebbero essere 30 i minuti necessari a percorrere i poco più di 28 km ma la realtà è ben diversa. Convogli vecchi, sovraffollati, privi di aria condizionata d’estate o riscaldamento d’inverno, treni vecchi di oltre 20 anni. Per non parlare delle stazioni dove risulta che le biglietterie sono presenti solo nel 21,4% dei casi, mentre nelle altre non vi è la presenza di personale e i tabelloni elettronici degli orari sono guasti. Emblematica è la stazione degradata di Tor di Valle senza scale mobili, tornelli finti che permettono a chiunque di passare e vigilanza completamente assente. Stessa situazione alle fermate di Vitinia, Ostia Antica e Castel Fusano dove da mesi non è più garantito il servizio di vigilanza nonostante i frequenti atti di vandalismo. Per Legambiente al momento è difficile intravedere una qualche speranza di cambiamento, tanto che val la pena di rimpiangere il progetto dei francesi/Ansaldo, sabotato da più parti già con l’amministrazione Marino, che almeno prevedeva il riassetto radicale della linea entro due anni. Sarebbe quindi interessante conoscere a che punto si è con la progettazione visto che i 180 milioni ci sono. Altrimenti c’è il rischio che con l’italico susseguirsi dei governi tutto passi ancora una volta in cavalleria.
Giuliano Longo