Campidoglio, l’addio dell’assessore Berdini è già un giallo

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Traballa nella giunta capitolina la poltrona all’Urbanistica dell’assessore di Paolo Berdini. Dopo settimane di malumori fra i 5stelle per il suo operato, celati con difficoltà dalla maggioranza, secondo l’agenzia di stampa Agi, i colleghi di giunta in Campidoglio e i consiglieri del Movimento 5 Stelle «sembrano aver esaurito il credito di fiducia nei confronti del tecnico di lungo corso dell’urbanistica romana».
IL GIALLO – Che comunque qualcosa bolla in pentola lo dimostrano i lanci di agenzia che sono susseguiti nell’arco di mezzora. A partire dall’AdnKronos che scriveva che l’assessore che «potrebbe presto lasciare la giunta Raggi» dopo una riunione tenuta ieri sera alla quale ha partecipato la sindaca Virginia Raggi e i suoi più stretti collaboratori. Voce subito smentita dall’Askanews secondo la quale Berdini è regolarmente al lavoro e quindi «ogni voce di un suo eventuale addio all’esperienza di governo della capitale sarebbe destituita di ogni fondamento». Lancio smentito a sua volta dall’Ansa che confermava cautamente la notizia scrivendo che «l’assessore, il meno “politico” ed il più indipendente della giunta Raggi, più volte ha espresso posizioni personali e poco integrate col resto della squadra di governo su progetti importanti come lo Stadio della Roma e il futuro della Metro C, sarebbe «in uscita dalla squadra di governo della Raggi segnando un ulteriore cambio all’interno della giunta».
DISSAPORI – Se è vero che Berdini è favorevole ad un radicale intervento per limitazione dell’originario progetto sullo stadio è anche vero che era favorevole alle Olimpiadi come aveva dichiarato più volte. Resta il fatto che le eventuali sue dimissioni confermerebbero la fragilità di una giunta ad appena sei mesi dalle lezioni di Virginia cha affida le sue decisioni a quel Raggio magico, come denunciato anche dall’esposto in Procura della ex capo di Gabinetto e magistrata Carla Romana Raineri.
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