Ladispoli, Paliotta: «Poteri forti contro il porto turistico»

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È tornato di grande attualità, a Ladispoli, il progetto del porto turistico Marina di Vaccina. Il cosiddetto “Porto Pidocchio” di cui si parla ormai da quasi dieci anni e che approda adesso al voto del Consiglio comunale, finalizzato all’inserimento nel piano regionale dei porti e all’attesa seconda fase della progettualità

I DUE PROGETTI

Già nel lontano 2008 una prima istanza di concessione demaniale marittima per la costruzione e gestione del porto era stata presentata in Regione. Ma, a ben vedere, è da almeno tre decenni che le Amministrazioni comunali sono impegnate nel tentativo di realizzare, per la città, un approdo turistico. Negli ultimi dieci anni, però, sono state attivate ben due conferenze di servizi su differenti progetti: uno riguardante la parte nord del territorio comunale, nella zona di via Roma; l’altro, appunto, alla foce del Vaccina. Per il primo progetto si era arrivati, come prevede la legge, fino alla presidenza del Consiglio dei ministri ma, in quella sede, la conferenza dei servizi si dovette bloccare per il parere negativo della Regione, guidata dall’allora presidente Polverini.

IL PROGETTO ALLA FOCE DEL VACCINA

Il progetto alla foce del Vaccina, presentato nove anni fa, dal canto suo, ha seguito tutto l’iter previsto dalla legge. Sono state quindi apportate modifiche in sede tecnica; è stato pubblicato perché fosse in competizione con possibili altre proposte ed è stato sottoposto alla verifica dell’autorità di bacino che ha espresso parere positivo. E adesso è arrivato in Consiglio comunale per un passaggio di fondamentale importanza, come spiegato dal sindaco Crescenzo Paliotta. «Che Ladispoli abbia bisogno di un approdo – ha commentato il primo cittadino – è quasi ovvio: sarebbe finalmente una soluzione per i pescatori, per la sicurezza della navigazione, per la Capitaneria di Porto e di altre forze dell’ordine che vigilano sul mare. Sarebbe una svolta per l’immagine turistica della città: se qualche forza politica ritiene che si stia andando “troppo veloci” significa che forse si sta facendo campagna elettorale. O, ancora peggio, significa che vuole rallentare ancora una volta una decisione che può cambiare il volto della città. Lo ha già fatto la giunta Polverini una volta e non vorremmo che questa fosse la seconda».

L’ALLARME DEL SINDACO

Paliotta ha lanciato quindi l’allarme. «Ci sono forze economiche e politiche – ha denunciato – che ormai da decenni stanno facendo di tutto per bloccare il nostro territorio perché ne temono le potenzialità». Un ammonimento che non lascia del tutto sereni, in attesa del Consiglio comunale fissato per giovedì 13 ottobre.

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