Tutti i segnali stradali devono essere rigorosamente conformi alle forme, dimensioni, colori, simboli e caratteristiche previste nel Nuovo Codice della Strada (C.d.S – Art.80 “Dimensione e formati dei segnali verticali”) e devono essere installati su strada in posizioni coerenti e tecnicamente adeguate al rispetto del Codice stesso e al miglioramento della sicurezza, circolazione e informazione. In osservanza alle normative ministeriali, è previsto che i segnali siano obbligatoriamente certificati e meglio ancora autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al fine di garantirne la conformità alla norma europea UNI EN 12899-1:2008.
Le funzioni della Segnaletica su strada in generale sono quelle di segnalare agli utenti u pericolo, una prescrizione o una indicazione. Le informazioni vengono fornite agli utenti secondo uno specifico progetto ai fini della costituzione di un sistema segnaletico armonico integrato ed efficace, a garanzia della sicurezza e della fluidità della circolazione come previsto dall’art. 77 del regolamento di attuazione del C.d.S.
Su queste basi si sta lavorando ad un monitoraggio completo della Rete Viaria Regionale del Lazio per pianificare al meglio priorità ed interventi di adeguamento in materia.
Il CEREMSS Centro di Monitoraggio del Lazio, infatti, ha dato il via ad un nuovo corso della gestione della sicurezza stradale, così come previsto dagli orientamenti dell’UE, avviando un Sistema informativo integrato di elaborazione dei dati relativi ai diversi fattori di rischio che concorrono alla Sicurezza Stradale. Questo prevede oltre all’acquisizione dei dati dell’incidentalità laziale sia storici che attuali direttamente provenienti dalle strutture periferiche, anche la loro elaborazione ed analisi integrata con i dati di traffico, i fattori territoriali, i lavori e le ispezioni di sicurezza nonché i diversi elementi infrastrutturali derivanti dallo sviluppo del catasto delle strade, tra i quali la complessa fotografia della segnaletica stradale.
Si è parlato di questo durante il Workshop Sviluppo del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale del Lazio – CEREMSS, svoltosi giovedì 14 luglio presso l’Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre, organizzato da ASTRAL/Regione Lazio con le Università statali del Lazio. Tra i diversi argomenti tecnici trattati dai diversi esperti presenti il Prof. Stefano Gori, docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Università ROMA TRE, insieme all’ Ing. Marco Petrelli, hanno illustrato le Linee Guida da utilizzare per una analisi sistematica della Segnaletica Stradale di Codice e le analisi da loro stessi effettuate relative alla segnaletica di alcune strade della Rete Viaria regionale elaborate nell’ambito del CEREMSS. I due principali obiettivi sono stati: individuare eventuali criticità della segnaletica di codice sulle strade prese in analisi e implementare un Piano di priorità degli interventi di adeguamento necessari.
La verifica del corretto significato e posizionamento del singolo segnale insieme alla verifica dell’uniformità e coerenza delle prescrizioni e/o delle informazioni fornite nel succedersi dei diversi segnali sulla tratta sono il punto di partenza necessario per arrivare a fornire uno strumento utile per la circolazione e la sicurezza. E’ stato osservato che la densità elevata di informazioni spesso induce non solo il non rispetto ma anche la mancata lettura e/o comportamenti degli utenti differenti a seconda del grado di adesione alle informazioni/prescrizioni.
L’art. 142 relativo ai Limiti di velocità del C.d.S. indica il “limite massimo di velocità” alla quale i veicoli possono procedere e riconosce la possibilità di stabilire “eventuali limiti più restrittivi” localizzati. Questi devono essere stabiliti a ragion veduta e previa applicazione di una metodologia tecnica condivisa ed uniforme basati suIIa Direttiva Ministeriale su Corretta ed uniforme applicazione delle norme del C.d.S. in materia di segnaletica. Permane comunque la validità dell’art. 141 sulla Velocità del C.d.S. con obbligo per i conducenti di adeguare la velocità per specifiche circostanze, a prescindere dal limite massimo imposto o generalizzato.
La segnaletica orizzontale è l’elemento di guida primario per i conducenti, il riferimento essenziale per l’utilizzo di una sezione stradale e la lettura dello sviluppo di un tracciato. I Limiti di velocità è l’elemento di primaria importanza in ambito extraurbano per supportare i conducenti a tenere una adeguata velocità. Per fare un esempio esistono indicazioni per tre differenti ambiti nei centri abitati e il significato è associato al segnale di inizio/fine centro urbano, oppure ai limiti di velocità lungo il tracciato. Infine c’è il rilievo del valore corrispondente al cosiddetto “85° percentile” della velocità. Quest’ultimo comporta l’applicazione dei tre criteri proposti da R. Lamm: il confronto con il limite di velocità esistente e il confronto dei valori registrati in tratti consecutivi insieme all’analisi di tratti curvilinei in sequenza, per posizione e raggio di curvatura. I limiti di velocità in tratti in curva vengono calcolati in base ad un metodo che definisce quale limite massimo di velocità localizzato deve essere inserito in funzione del raggio di curvatura. Sulla base dei dati a disposizione il valore di soglia massima della lunghezza del raggio è stato posto pari a 300 metri. I limiti di velocità in corrispondenza di intersezioni curva sono dipendenti dalla velocità sulla viabilità principale solo quando la visibilità, in presenza di una curva, condiziona l’immissione di veicoli dalla viabilità secondaria.
Dalle informazioni ottenute dall’aggiornamento dinamico del catasto tramite il VAR, l’innovativo Veicolo ad Alto Rendimento realizzato da ASTRAL ed operativo dal luglio del 2015, si sono potute effettuare su una serie di segnali più significativi, verifiche puntuali in termini di numero, tipologia e impatto sulla viabilità su cui sono stati installati.
In particolare l’attenzione è stata posta prevalentemente su Segnali di prescrizione, di pericolo, di indicazione e sulla loro distanza e visibilità oltre che sulla loro funzionalità in termini di retro-riflettenza e stato di manutenzione generale, etc.
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