La trasformazione digitale delle infrastrutture e della mobilità

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Il rilancio del settore delle infrastrutture e dei trasporti attraverso la trasformazione digitale, costituisce un fattore abilitante della crescita sostenibile, intelligente ed inclusiva del Paese, in grado di creare infrastrutture nuove e leggere, di qualità, più sicure, più economiche, meglio utilizzate e fruite, che generino dati e servizi per una migliore esperienza del viaggio per i cittadini e una più efficiente logistica per le merci. Il MIT Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con questa consapevolezza e sapendo quanto oggi conti per i cittadini è “essere connessi” attraverso una continua ricerca di reti wi-fi negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e nei servizi di mobilità, ha avviato la start up di un progetto denominato ‘smart infrastructures’, volto ad avviare e guidare la nuova stagione della trasformazione digitale delle infrastrutture e della mobilità e individuare – secondo un percorso condiviso coi principali stakeholder – una visione nazionale che definisca standard di riferimento sia funzionali che di servizio. L’obiettivo è di raccogliere la sfida dell’innovazione a beneficio di cittadini e imprese e contribuire all’espansione del mercato e in generale dell’economia del Paese e, come indicato dal Ministro Delrio in occasione del recente Forum PA: spendere meglio i soldi investiti in infrastrutture, sostenere un nuovo fermento culturale ed economico sui servizi di trasporto, aumentare la qualità dell’esperienza di mobilità degli utenti. In tale ambito anche i Centri Regionali di Monitoraggio della sicurezza stradale, previsti nel Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS – II° programma di attuazione), hanno un ruolo di primaria importanza costituendo uno strumento fondamentale sia per la programmazione degli interventi a livello regionale, sia di conoscenza del fenomeno e di verifica dei risultati delle politiche in materia a livello locale e nazionale.

logo_CEREMS_def_2Il CEREMSS – Centro di Monitoraggio della Regione Lazio lavora nell’ottica della trasversalità, attraverso un processo ciclico e continuativo che si consolida e si valorizza nel tempo. Attraverso l’ottimizzazione delle attività di rilievo, gestione, elaborazione e valutazione dei dati connessi alla Sicurezza Stradale, si vuole supportare l’Amministrazione regionale nell’individuazione di azioni di indirizzo volte a rafforzare le capacità di governo della Sicurezza Stradale del Lazio ed incrementare le competenze sia tecniche che decisionali del territorio e dei vari operatori del settore. Lo scambio di informazioni e di knowhow è alla base di una moderna politica di gestione e mantenimento delle infrastrutture per le quali l’elevato valore degli investimenti annuali è pari a diversi miliardi di euro. Il costo della tecnologia all’interno di un’opera come un viadotto è incredibilmente e marginalmente basso rispetto ai costi globali dell’infrastruttura. Oggi si è arrivati alla consapevolezza che la soluzione dei problemi non consiste nel sistemare qualche sensore o stendere qualche chilometro di fibra ottica: occorre un approccio sistemico, che stabilisca gli standard funzionali e abbandoni l’autoreferenzialità pubblica per aprire un serrato confronto con gli operatori dei servizi, delle telecomunicazioni e del settore per realizzare una vera piattaforma abilitante ai servizi. Per il MIT la trasparenza e la buona gestione saranno obiettivi primari, visto che la tecnologia consente di accompagnare la progettazione, la realizzazione e la gestione nel tempo dell’opera, e attraverso gli opendata consente di seguire lo stato di salute di infrastrutture e strutture. Anche il migliore utilizzo delle infrastrutture verrà garantito: oggi con la tecnologia le carreggiate autostradali si stringono e si allargano con segnali luminosi (freccia verde e “x” rossa), i treni possono viaggiare a maggiore velocità, gli aeroporti e le stazioni marittime possono aumentare la loro capacità. L’infrastruttura deve essere adattabile ai diversi eventi, aumentare la sua resilienza, resistere ai mutamenti causati da eventi naturali , scioperi, etc. L’utente della strada sta iniziando a prendere consapevolezza del fatto che l’ambiente con cui interagiamo fornisce informazioni e riceve i nostri dati attraverso un sistema complesso che fino a poco tempo fa sembrava irrealizzabile. Oggi l’innovazione tecnologica contribuisce in maniera significativa a rendere il trasporto più sostenibile, efficiente e sicuro, soprattutto mediante le tecnologie dell’informazione. Un esempio è il ruolo dei Sistemi di Trasporto Intelligente ITS, Intelligent Transport System, che nell’ultimo decennio si è sviluppato e diffuso ad ampia scala, rivoluzionando il concetto di mobilità grazie all’introduzione di tecnologie e di standard comuni su territorio nazionale ed internazionale al fine di creare un modello transfontaliero e cooperativo. Un importante ruolo è quello del legislatore, che detta norme e fornisce regole per garantire l’armonizzazione degli standard e il recepimento degli stessi negli ordinamenti dei diversi Paesi. Parallelamente l’industria automobilistica ha avviato, nel contesto della ricerca Europea, lo sviluppo del veicolo cooperativo, in grado di condividere informazioni con le strutture di terra e con altri veicoli. E’ questo un ambito operativo in cui l’Italia è all’avanguardia a livello internazionale. La Commissione Europea nel 2008, al fine di promuovere lo sviluppo di ITS, ha pubblicato il Piano di Azione per la Diffusione dei Sistemi di Trasporto Intelligenti in Europa con l’obiettivo di creare le condizioni per favorire una diffusione coordinata degli ITS su tutto il territorio europeo per apportare al miglioramento della sicurezza e della qualità della vita. Per quanto riguarda la Gestione e l’Esercizio delle Reti Stradali alcuni tra i principi base sono: promuovere la parità di accesso alle applicazioni e ai servizi ITS da parte di utenti della strada vulnerabili; , non impedendo o discriminando nessuno, offrire proporzionali livelli di qualità e diffusione dei servizi tenendo presenti le specificità locali, regionali e nazionali; sostenere il miglior utilizzo delle infrastrutture nazionali e delle reti esistenti, tenendo conto delle differenti caratteristiche delle reti di trasporto, in particolare delle dimensioni di volume del traffico e delle condizioni metereologiche sulle strade. Gli elementi che intervengono nella comunicazione ITS sono principalmente il veicolo, l’infrastruttura e il conducente/utente che interagiscono insieme in maniera dinamica. In tale contesto la funzione degli ITS è quella di migliorare il processo delle decisioni da prendere, inducendo l’utente a scegliere l’opzione di viaggio migliore, spesso in modalità real time in funzione delle informazioni delle quali è in possesso. Le priorità fino al 2017 prevedono tre settori prioritari, di cui il primo “Uso ottimale dei dati relativi alle strade, al traffico e alla mobilità” riguarda la disponibilità e l’accuratezza dei servizi di informazione sulla mobilità multimodale in tempo reale. Particolare importanza rivestono le “informazioni universali sul traffico” connesse alla sicurezza stradale, che devono essere fornite gratuitamente a tutti gli utenti. L’organizzazione di dati disponibili tempestivi e affidabili sul territorio nazionale, costituisce il livello operativo di sforzo maggiore. Infatti, tutti i cittadini devono poter disporre di informazioni sicure, localizzate e in tempo reale sulle condizioni di mobilità lungo i propri spostamenti, sfruttando le potenzialità date dalle nuove tecnologie di comunicazione quali smartphone, web e navigatori. Gli altri due settori prioritari riguardano la “Continuità dei servizi ITS di gestione del traffico e di trasporto merci” e le “Applicazioni ITS per la sicurezza stradale e per la sicurezza del trasporto”. Per garantire il giusto coordinamento ed integrazione in ambito nazionale è stato istituito dal decreto ministeriale del 1 febbraio 2013, il Comitato di indirizzo e coordinamento tecnico delle iniziative in materia di ITS, denominato ComITS a cui prendono il Dipartimento dei trasporti del MIT e le Direzioni generali per la motorizzazione, per la sicurezza stradale, per il trasporto stradale e per l’intermodalità, per i sistemi informativi, statistici e la comunicazione, per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali, per le infrastrutture stradali del MIT e il Ministero dell’ Interno oltre che il Ministero dell’Istruzione. L’obiettivo è garantire la coerenza di tutti i nuovi progetti di rilevanza nazionale che prevedono l’utilizzo di finanziamenti pubblici e vigila affinchè siano evitate duplicazioni di iniziative e conseguenti dispersioni di risorse.

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