“Il codice etico del MoVimento 5 Stelle sottoscritto dai candidati a Roma prevede che in caso di elezione a sindaco mi debba coordinare con la Giunta e, per le questioni giuridicamente complesse, con il supporto di uno staff coordinato dai garanti del Movimento. I membri di questo ”staff”, di cui tutti finora hanno parlato a sproposito, sono i parlamentari, gli europarlamentari e i consiglieri in Regione Lazio con cui da sempre ci coordiniamo: Roberta Lombardi, portavoce alla Camera; Paola Taverna, portavoce al Senato; Fabio Massimo Castaldo, portavoce al parlamento europeo; Gianluca Perilli Portavoce M5S Consiglio Regionale del Lazio”. A scriverlo è la candidata a sindaco di Roma del M5S, Virginia Raggi, sulla sua pagine facebook. “Roma ha bisogno di tutti i livelli istituzionali per essere governata al meglio – aggiunge Raggi -. Questo staff, unico nel suo genere, sarà un’altra risorsa del Movimento 5 Stelle che farà la differenza e ci metterà nelle condizioni di superare le difficoltà gestionali e burocratiche a cui la mala politica ci ha sottoposto per decenni. Tutti insieme: cittadini, attivisti, portavoce e staff uniti per cambiare Roma. #CoRAGGIo!”.
Le parole di Virginia Raggi, però, hanno ben presto scatenato una serie di reazioni. Il premier Renzi, a Repubblica Tv, ha commentato ironicamente: “Giachetti ha presentato la lista degli assessori. Io l’ho scoperta su Facebook. Non gliel’ho mandata io perchè sono segretario del partito o gliel’ha mandata lo staff di Matteo Renzi. Con Giachetti queste cose finivano subito nel cestino. Giachetti ha scelto persone molto valide, molto competenti che formano la sua squadra. E’ l’esatto opposto di chi firma un contratto della Casaleggio come fosse un cocopro. Io se fossi un cittadino sceglierei una persona libera, non un cocopro di un’azienda milanese”, ha concluso Renzi. Dello stesso avviso è il senatore del Pd Stefano Esposito: “Mentre Roberto Giachetti, come aveva promesso, e in piena autonomia, ha presentato la sua giunta, Virginia Raggi ci comunica che le scelte per la capitale d’Italia, nella remota ipotesi che il m5s possa guidare Roma, saranno affidate, come da regolamento del movimento ed evidentemente da contratto con la Casaleggio & co, ad uno staff composto da 4 persone che con Roma e la eventuale giunta nulla hanno a che fare. Questa è l’idea di governo e di amministrazione di Roma che alberga a Milano, nella sede di una società privata che, se la Raggi dovesse vincere, deciderà le sorti di milioni di cittadini della capitale. Davvero un gran bel programma”
Anche Marco Palumbo, candidato del Partito democratico in assemblea capitolina parla di “ennesima gaffe della Raggi a proposito dello staff previsto dal contratto siglato con la Casaleggio e associati. Una settimana fa la candidata del movimento aveva dichiarato che si tratta di uno staff tecnico legale mentre ora fa marcia indietro e dice ne fanno parte la Lombardi, la Taverna, Castaldo e Perilli. Un’altra conferma di quello che già sapevamo: Raggi non avrebbe alcuna autonomia. Una subalternità stabilita per contratto, quella della Raggi, che disonora gli elettori. Anche per questo il 5 giugno i cittadini non lasceranno la Capitale nelle mani di chi è commissariata, per sua stessa ammissione, ma daranno la propria preferenza a Roberto Giachetti, l’unico in grado di governare Roma in piena autonomia, nell’interesse dei romani”.
Stc