Su Facebook il commissario del Pd romano Matteo Orfini affronta con un post il problema delle presunte ‘relazioni pericolose’ fra alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle e ambienti ritenuti mafiosi di Ostia. E ricorda che due giorni fa la Procura ha mandato avvisi di garanzia a una serie di personaggi che a Ostia rappresentano finte associazioni antimafia e ne oscura i siti.
L’accusa nei confronti di queste persone è di diffamazione aggravata nei confronti di Federica Angeli, cronista che vive sotto scorta per aver denunciato con le sue inchieste i clan del litorale. Questi personaggi sarebbero gli stessi che in questi mesi hanno insolentito lo stesso Orfini e gli ex assessori alla Mobilità e alla Legalità, Stefano Esposito e Alfonso Sabella. Personaggi che, sempre secondo Orfini, sui social network «mostrano una quotidiana consuetudine con esponenti della famiglia Spada».
Questi personaggi e associazioni sarebbero stati «il punto di riferimento dei leader del Movimento 5 stelle a Ostia nelle persone del consigliere regionale Barillari e Ferrara». Con questi personaggi in odore di mafia gli esponenti grillini avrebbero fatto iniziative, conferenze stampa, predisposto dossier, interrogazioni ed esposti. Non solo, ma con loro molti leader nazionali del Movimento avrebbero fatto iniziative, manifestazioni tanto che persino Grillo ha partecipato a una marcia per la legalità insieme a questi personaggi.
Orfini ieri ha specificato le sue accuse con carte ed esempi in una conferenza stampa, chiedendo a M5stelle qualche chiarimento. «Dopo gli avvisi di garanzia ci saremmo infatti aspettati – prosegue- le scuse del Movimento» considerando che «in questi mesi gli abbiamo segnalato che ( quei pentastellati.ndr) frequentavano gente inquietante» ottenendo come risposta «insulti e minacce di querele».
Nel suo post il commissario del Pd romano va oltre e chiede agli onorevoli Ruocco e Lombardi di «chiarire la natura dei loro rapporti con questi soggetti e ne prendano le distanze.» Infine chiede che gli on. Di Battista, Di Maio e la candidata Raggi dicano una volta per tutte «se queste relazioni sono o no accettabili e se Barillari e Ferrara sono a tutti gli effetti ancora oggi – dopo queste notizie – i loro rappresentanti sul territorio.»
Al momento non è stata fornita alcuna risposta quindi l’ipotesi formulata da Orfini è che il M5s «sia finito a Ostia dalla parte sbagliata inconsapevolmente, ma se ora decide di restarci, lo fa con piena consapevolezza.» Con queste dichiarazioni si apre la battaglia elettorale senza esclusione di colpi del Pd con i grillini che sono ormai divenuti il vero nemico da battere.
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