Rai: habemus Fabiano, bye bye Leone

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Da ieri Fabiano il giovane ha ufficialmente le chiavi del castello. Giankaleone ha cambiato la sua dicitura sul profilo Twitter con il più lungo, “Rai. Coordinamento Editoriale palinsesti televisivi” e ha cominciato a twittare a favore di tutte le reti.

Immaginiamo che ci sia stato anche un commiato interno affidato alla più primitiva e popolare mail, un commiato in puro stile Leone con ringraziamenti a destra, a sinistra e ovviamente al centro della rete che in questi anni lo ha visto alla guida. Adesso è ora di voltare pagina. I direttori delle altre reti sono stati ufficialmente assunti (e se le cifre che circolano sono vere anche a cifre tutt’altro che da spending review) e Fabiano il giovane è pronto. La prossima mossa è quella della nomina dei vicedirettori.

Che fine faranno Ludovico di Meo, Rosanna Pastore e chi prenderà il posto lasciato vacante da Andrea Fabiano? In realtà ci sarebbe anche Roberta Enni in quella posizione ma è più facile considerarla come uno dei casi minori di “Chi l’ha visto”. Comunque è questione di ore, forse in questo weekend verranno decisi gli alfieri in campo, quelli che poi fanno il lavoro sporco, manderanno avanti i programmi, decideranno e produrranno la nostra quotidianità televisiva. Fatti i vice direttori cambierà anche tutta la catena di comando dei capi progetto, capi struttura e facenti funzione?

Le voci sulle partenze e gli arrivi si susseguono e tra le tante si rumoreggia di uno scambio in grande stile tra la radiofonia e la prima rete. Chi sarà il prescelto? Lo sapremo presto, ne frattempo un triennio si è concluso e un trentanovenne è appena stato nominato alla guida di Rai Uno. Le fondamenta della RAI dell’era Renzi sono state gettate nel silenzio più totale, roba che se l’avesse fatto Berlusconi sarebbero suonate le trombe dell’apocalisse. Adesso stiamo a vedere come imposteranno la partita.

Bob

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